Governucci: “Orgoglioso di essere il direttore sportivo della squadra imbattuta in Europa”



Antonio Governucci ds del Gladiator
Antonio Governucci ds del Gladiator

Il direttore sportivo Antonio Governucci è il personaggio del momento capace di calamitare su di sé le attenzioni per questa fantastica stagione a Santa Maria Capua Vetere. D’azzardo la mossa del presidente Lazzaro Luce di voler puntare in estate su un brillante e profondo conoscitore del calcio nostrano come il buon Governucci .uomo di fiducia La scelta si è mostrata vincente con la rapida ascesa dal settore giovanile alla prima squadra. Piovono complimenti al Gladiator del tecnico Squillante e direttore Governucci presente mercoledì sera durante la diretta del programma sportivo. Senza peli sulla lingua i suoi interventi a difesa della categoria ed esperienza accumulata sui campi in tutti questi anni. Un miracolo Gladiator sotto ogni punto di vista:”Il Gladiator e’ la squadra imbattuta ,tutti ne parlano. Io mi sento orgoglioso. Condivido –dice il direttore-le parole  del mister Lamanna. Abbiamo costruito  sotto un caldo torrido la squadra selezionando  circa settanta-ottanta  ragazzi su quasi cinquecento che venivano a provare ogni giorno. Fare settore giovanile a Santa Maria e’ complicato. Devi avere rapporti con le società casertane.  Lo scetticismo iniziale Terrei a precisare alcune cose. Sono state dette alcune cose ma dipende sempre da chi le dice.  Se lo dicono persone che non contano oggi nel calcio ma che vivono di ricordi credo che a noi non interessino queste cose. Persone ultrasessantenni devono andare in pensione. Queste persone devono considerarsi fortunate che hanno ancora la voglia di parlare dopo tante cose negative fatte. Si parla di giovani che si montano la testa ma loro sono i primi a montarsi la testa. Mi risulta che negli ultimi quindici anni queste persone non hanno vinto niente eccezion fatta per qualche coppa che non e’ servita a nulla. Una persona che dice di aver vinto a una certa età deve sostenere i nuovi attori. Se sono umili e vogliono apprezzare il bel calcio, dovrebbero solo applaudire chi ha scelto questi addetti ai lavori a partire dai magazzinieri fino al presidente . A nome di tutti i direttori sportivi giovani , queste persone che vogliono dare consigli si guardassero prima loro che hanno fatto guai calcisticamente parlando e vivono ancora di ricordi. I quadri vanno appesi al muro. Il Gladiator fa faville ovunque con un ruolino di marcia impressionante. Oggi sono il direttore sportivo di una squadra imbattuta in Europa con una squadra costata quattrocento  mila euro a differenza dell’anno scorso costata il doppio in eccellenza . Togliendo il Savoia piazza blasonata insieme al Gladiator,  le altre squadre erano di medio alta classifica ed il Gladiator ha fallito. La squadra è capitanata dal nostro Borrelli con giovani di spessore. Un piccolo appunto: il Gladiator di oggi meriterebbe una platea di due – tremila persone. Sono i fatti che oggi contano. Stiamo tenendo testa alla corazzata Ischia. Poter portare un giovane classe ’94 titolare con la Juve Stabia al Viareggio e battere la corazzata Juventus è un onore per la piazza di Santa Maria e del Gladiator. Ho molto apprezzato l’intervento telefonico di Leondino Pescatore  del Corriere dello Sport: vorrei ringraziare Pescatore per le sue  attenzioni al Gladiator e per la presenza alla partita di beneficenza a Santa MariaaVico. Mi e’ sempre stato vicino dando spazio ad un semplice e giovane direttore sportivo. L’aneddoto della scelta Masecchia Dovevo portare Masecchia all’Albanova, sapevo che stava fuori dalla Campania per motivi lavorativi . Mi consigliò Borrelli  di vedere Masecchia. Quando uno ti da’ i consigli giusti , ci vuole la giusta umiltà. Lo chiamai e non era tanto contento degli allievi. Gli prospettai il progetto con la presenza della juniores nazionale di Lamanna. Oggi siamo ottimi amici al di là del calcio . Tutti e due Lamanna e Masecchia meritano il salto di categoria. Sono un ragazzo che si e’ creato da solo questo lavoro, nessuno mi ha dato niente facendo tutto con caparbietà. Ho piazzato calciatori in serie A all’estero ma non lo dico .Non mi va di vantarmi. Quando senti di persone che parlano di campionati vinti le persone  hanno il doppio di me. Quando uno dice che vince deve dire anche  quando perde e le società fallite sotto la sua gestione.  Ad oggi noi abbiamo già vinto . Sono legato al presidente Luce e riconoscente perché lui mi ha dato la possibilità di stare alle sue dipendenze. Ci sono persone che si propongono gratis. Sono fortunato ad essere un suo dipendente . E’ giusto che risalti  gente del suo passato :è il presidente e può far tutto. Sa benissimo chi ha fatto bene e male nel mondo del calcio.Vorrei parlare a nome di tutta l’associazione A.DI.SE( di tutti i direttori sportivi) capitanata da Bruno Iovino e Carlo Regalia preciso che il  nostro corso è stato quello  ufficiale di Coverciano con due sedi Napoli per il centro sud e Milano al centro nord .Invece di andare a Coverciano l’abbiamo fatto presso l’Hotel Terminus di Napoli. Qualcuno diceva che il nostro corso era del Comitato Regionale Campano. Parecchie persone se non avessero vinto il campionato, non si sarebbero nemmeno potuto sedere con noi. Onore a quelle persone che hanno fatto il corso come Nicola Amoriello, Marco Mignano, Nicola Crisano, Pino Fichera:tanta gente che sotto il torrido caldo ha sudato un mese e mezzo per sei ore al giorno. A differenza di persone che vogliono infangare il corso , dico che è un corso organizzato da Coverciano. Saremo lunedì presenti a Coverciano per un convegno importante”.

 




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