Il Centro sogna l’impresa con Roma



Il Centro Diana
Il Centro Diana

Da una parte una squadra che sta facendo miracoli e vuole continuare su questa strada per ottenere la salvezza; dall’altra una compagine fatta di un roster giovane e talentuoso, forse uno di quelli che meglio incarna lo spirito della A3, che battaglia per le posizioni di vertice. Detta in breve, Maddaloni-Athena Roma. In un girone che vive su un sottile filo dell’equilibrio alle spalle della capolista Brindisi, nessun match è scontato già alla vigilia. Anzi spesso proprio quando si hanno delle certezze queste crollano miseramente come castelli di carta con vittorie inaspettate e fatte di tanto lavoro sul campo e fuori. Così si può spiegare la grande rinascita del Centro Diana, reduce da due vittorie consecutive nonostante qualche vicissitudine di troppo occorsa alla compagine di coach Palmisani. Di contro l’Athena Roma è una squadra arcigna e talentuosa, che alterna benissimo un gioco sugli esterni fatto di ottimi penetra e scarica anche ad un lavoro in vernice non indifferente. La squadra di Rosatelli ha saputo rialzarsi prontamente dopo lo scivolone di Stabia e una sconfitta che avrebbe potuto pesare dal punto di vista psicologico, vincendo settimana scorsa in casa contro Latina, con un eccellente quarto periodo. Dunque le capitoline vorranno provare ad allungare la propria striscia di risultati positivi anche in casa di un Centro Diana che, presumibilmente, proprio tra le mura amiche dovrà cercare di ottenere quei punti decisivi ad evitare i playout. Per presentare la gara abbiamo dato la parola a due protagoniste del match, due giovani che sul campo si battono senza cedere mai nulla, dando sempre tutto quello anno. Sono accomunate dal numero 8 sulla schiena e vengono da un momento positivo nelle ultime giornate: Valeria Popolo, ala classe ‘92 che nelle ultime settimane uscendo dalla panchina sta dando una grandissima mano in termini di punti e presenza; ed Isabel Hernandez, guardia/ala classe ‘96 che è nel giro delle nazionali giovanili italiane.
In una gara tanto delicata, per portare a casa la posta in palio servirà più il talento “ben mixato” delle singole o il gruppo?
VP: “Credo che il cuore del gruppo sia sempre l'arma vincente per ogni partita perchè ogni singola giocatrice che scende in campo è fondamentale per la squadra; ognuna, porta un po’ di sé e ci mette tutto quello che ha, ed è questo ciò che serve sempre, al di là della tecnica individuale”.
IH: “Credo che in questa, come nella maggior parte della partite, conterà il cuore del gruppo. Le nostre vittorie sono tutte frutto di un buon gioco di squadra, mentre in alcuni casi anche ottime prestazioni delle singole non sono bastate per portare a casa i due punti”.
Quale pensate possa essere il vostro maggior pregio e difetto sul campo? E quali i vostri obiettivi a breve scadenza?
VP: “. Il mio maggior difetto credo sia quello di essere un po’ troppo emotiva in campo. Il mio maggior pregio è quello di cercare sempre di non abbattermi quando magari ho fatto qualche sciocchezza e di non lasciarmi troppo condizionare. Per quanto riguarda i miei obiettivi non ce ne sono di particolari, se non quello di migliorarsi sempre e di chiudere questa stagione come speriamo, con la salvezza”.
IH: “Il pregio credo sia la determinazione e la voglia di vincere, tecnicamente invece credo di poter giocare in ogni ruolo, anche se ormai mi considero una guardia. Un difetto? A volte sono pigra e poco efficace in difesa. Per quel che concerne i miei obiettivi, di sicuro andare più avanti possibile in questo campionato di A3 e centrare le Finali Nazionali con le giovanili”.
Descrivi la tua passione per il basket, da dove nasce e come divampa sul campo…
VP: “E' sempre difficile tradurre a parole una cosa così grande come l'amore che provo nei confronti di questo sport immenso: penso che ogni giocatore che fa sacrifici e ci mette la propria anima nel basket lo sappia bene. Ho iniziato a giocare un po’ per caso, guardando mio fratello fare allenamento e lì ho capito di volerci provare. Quando sono in campo sono sempre al settimo cielo ed ogni mia preoccupazione-tristezza svanisce all'istante, al primo palleggio”.
IH: “Ho cominciato a giocare all'età di 6 anni, perche avevo la possibilità di frequentare un corso di minibasket a scuola. La pallacanestro mi è piaciuta fin dall'inizio e anche quando è diventato un impegno agonistico non è mai stata un peso”.
Per concludere, un pronostico: chi vince?
VP: “Di solito si dice ‘Che vinca il migliore’ , e noi ci impegneremo per far si che ciò avvenga”.
IH: “Spero che sia una bella partita e che si possano strappare altri due punti fondamentali per guadagnare un'altra posizione in classifica”.
Appuntamento dunque per oggi alle 18 al Pala Angioni-Caliendo, per un match davvero suggestivo che Maddaloni vuole vincere ancora.

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