Gentile suona la carica, la Juve si prende il derby



Stefano Gentile in azione (Foto Giuseppe Melone)

Al sesto tentativo Caserta riesce ad espugnare il ‘Paladelmauro’ aggiudicandosi l’unico derby campano rimasto in Lega A. Vittoria 84-86 al termine di un match che ha riservato mille emozioni, supplementare compreso. Clima ‘caldo’ all’interno del palasport  visto anche il momento poco felice della Scandone. Gli ospiti appaiono concentrati sin dalle prime battute e dopo cinque minuti un missile di Jonusas vale un incoraggiante 8-14. Il derby però è assolutamente equilibrato grazie ai canestri di Dean e Mordente, ma sulla sirena Johnson manda i suoi per la prima volta avanti (21-20). Dean e Mavraides aprono il secondo quarto, ma è sempre Linton Johnson a fare male tagliando la difesa con grande facilità. Sacripanti perde Akindele che in un secondo si vede prima fischiare il terzo fallo e  poi un tecnico. La Sidigas scappa con sei liberi di fila e Michelori a quota tre penalità (32-23). E’ notte fonda per i casertani quando Shakur schiaccia in beata solitudine il 34-23. La 2-3 e i canestri di Mavraides e Gentile consentono alla Juve di intravedere la luce, ma solo per qualche istante poichè l’attacco avellinese è molto reattivo e gli arbitri ce la mettono tutta per rendere piú complicata la rimonta  (43-34 all’intervallo lungo). E il divario è destinato a crescere perchè Caserta non ha pazienza in attacco e concede troppo in difesa. Al 24′ siamo 53-38 e Sacripanti è costretto a reinserire Akindele, ma i suoi restano  a -17 e il nigeriano va fuori per falli. La Scandone sembra padrona del derby eppure con due falli tecnici Caserta torna sotto le dieci lunghezze di scarto. Spinelli però prima manda in panchina Michelori e poi riallunga con sei liberi consecutivi (72-59). Punto su punto i bianconeri recuperano, colpiscono con Gentile da tre e un bel canestro in sospensione di Mordente (73-70). La zona imbavaglia i lupi che sciupano l’intero bottino facendosi agganciare da un siluro di Gentile a cinque secondi dalla fine (77-77). L’inerzia cambia padrone: Juve a bersaglio con Gentile (79-83), ma con il quinto fallo di Jonusas senza più lunghi. Un’altra tripla di Gentile regala tre possessi ai viaggianti dopo una vita. I tifosi non credono ai propri occhi ma alla sirena esplode tutta la gioia per aver sfatato un lungo tabù, ma soprattutto per aver conquistato un successo che risultati di giornata alla mano assume un peso specifico pazzesco in chiave salvezza.




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