Trinka non si fida: “Caserta, che cuore”



Trinchieri coach di Cantù

«Abbiamo bisogno di un playmaker che possa dare una mano a Tabu e ne abbiamo bisogno nel minor tempo possibile. Fino ad ora abbiamo passato al vaglio tante soluzioni, ma ora dobbiamo stringere i tempi». Sono state queste le parole della presidentessa canturina Cremascoli sulla questione degli infortuni e delle assenze che in quest’ultimo periodo hanno condizionato le prestazioni della formazione brianzola. Assenze che sono state determinanti in Eurolega contro Khimky e che potrebbero anche avere una più che importanza anche a Caserta. Di sicuro all’ombra della Reggia l’ex di turno dovrà ancora fare io conti con le rotazioni ridotte (un paradosso parlare di squadra che arriva a Caserta con rotazioni ridotte visto quelle al minimo indispensabile di cui dispone Pino Sacripanti a partire dagli addii di Wise e Chatfield ndr) e con minutaggi importanti per alcuni giocatori come per esempio Markoishvili. Nella injured list canturina, infatti, è sempre presente il nome di Pietro Aradori che al momento di scrivere e prima dell’infortunio agli adduttori e quella lesione di secondo grado che lo ha costretto a fermarsi ai box (il suoi rientro in campo dovrebbe essere preventivato per la sfida di Eurolega contro il Real Madrid ndr), è stato considerato il miglior giocatore italiano di questo campionato insieme al compagno di nazionale Gigi Datome. Un’assenza importante su ambo i lati del campo, anche se non l’unica. Al fianco dell’ex Siena e Biella, infatti, ci saranno sia Jerry Smith, ovvero l’uomo per il quale la Chebolletta sta provando a trovare un sostituto nel minor tempo possibile, che Marko Scekic. Notizie che in un certo senso fanno anche tirare un piccolo sospiro di sollievo agli aficionados bianconeri, dal momento che le assenze pesanti fanno di Cantù un’ottima squadra, ma non quella corazzata lunga nelle rotazioni che per esempio nonostante il doppio impegno con Siena sono state una delle chiavi della vittoria della Montepaschi. Insomma tutto sembra essere normale ed a portata di impresa per la truppa di coach Sacripanti, anche se i padroni di casa non dovranno mai abbassare la guardia per un momento. Non la vuole abbassare nemmeno l’ex di turno Andrea trinchi eri che ha avuto modo di commentare cosi il suo ennesimo ritorno a Pezza delle Noci per incontrare la Juvecaserta: «Di sicuro quando Caserta gioca in casa propria da sempre qualcosa in più. Ho molta stima per questa squadra che nell’ultimo periodo nonostante tutto quello che è accaduto ha dimostrato di sapere andare oltre i limiti dentro e fuori dal campo. Non possiamo permetterci di sottovalutare nessuno, considerando che scendendo in campo davanti al proprio pubblico, vorranno di sicuro provare a portare a casa un successo ed una vittoria di prestigio».

Guardando in casa propria, com’è la situazione dopo un periodo anche dal punto di vista degli infortuni, non facilissimo?



«Dobbiamo reagire e lo dobbiamo fare con calma – ha concluso il timoniere della formazione canturina che nell’ultima uscita Europea a Mosca ha resistito un solo quarto prima di cadere sotto i colpi moscoviti del secondo con un parziale dio 21-7 -. Abbiamo avuto una settimana non facile e quello che dobbiamo fare è non farci prendere dalla frenesia di voler dimostrare il nostro valore tutto e subito. Dobbiamo continuare a giocare la nostra pallacanestro, dobbiamo continuare ad eseguire i nostri giochi e trovare, in attacco, le migliori soluzioni possibili».


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