Wise è un problema, ma come risolverlo?



Wise in azione

E’ stato il tormentone estivo a Pezza delle Noci, praticamente, da quando è arrivato. Inutile ripercorrere tutte le tappe della ‘storia’ di Nic Wise alla corte bianconera; con quelle già in nostro possesso si potrebbe scrivere un bel romanzo. Alla fine ha prevalso la voglia di dare fiducia al giocatore uscito da Arizona, una fiducia che Nic non sta meritando. Non si parla di impegno (quello è totale e basta vedere il suo incredibile desiderio di allenarsi coi compagni nonostante i cronici problemi al ginocchio) ma di prestazioni, che alla fine sono il metro di giudizio insindacabile per ogni professionista. E, fin qui, quando le partite hanno cominciato a valere due punti, Wise ha deluso. Ieri, poi, al Lauretana Forum si è toccato un livello talmente basso che sembrava impossibile raggiungere. Partito in quintetto base, è riuscito nell’impresa di farsi lasciare sul parquet per soli 18 minuti pur non avendo problemi di falli. I problemi, e tanti, li ha avuti in marcatura su Robinson che era reduce da una partitaccia contro Pesaro ma, ieri, sembrava Allen Iverson. In questi 18 minuti, Wise ha prodotto 0 punti, preso due soli tiri dal campo (entrambi da 2 e sbagliati ovviamente), catturato 2 rimbalzi difensivi, perso un pallone, smazzato 3 assist per un 2 totale in valutazione. Il dato più sconcertante è il -11 di plus/minus segnale preciso che, con lui in campo, la squadra non girava. Sia chiaro, non è assolutamente solo colpa del play se ieri la Juve ha giocato una partita che definire scadente è un complimento. In settimana erano trapelate le prime voci di possibile taglio, voci che hanno accompagnato Wise praticamente dal primo giorno all’ombra della Reggia. Dopo Cremona ci si aspettava una reazione ed, invece, niente. Adesso i dubbi sono aumentati e bisogna capire se ci sarà ancora una chance da dargli. La palla passa a Sacripanti.




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