Gladiator da impazzire allo Iacovone, strepitoso 3-0 al Taranto



I tifosi sammaritani presenti a Taranto

Questo Gladiator regala emozioni indescrivibili. I nerazzurri del patron Lazzaro Luce lasciano a bocca aperta il pubblico dell’Erasmo Iacovone di Taranto con uno 0-3 senza storia che fa intuire lo strapotere nerazzurro e la condizione fisica, ancora scarsa, dei delfini. Dopo il pareggio beffardo contro il Foggia, i sammaritani non si preoccupano di esibirsi al cospetto di un’altra nobile decaduta come il Taranto e mostrano la loro sfacciataggine innata con una prestazione encomiabile che esordisce nel pre-partita (uno Squillante senza paura si affida al suo 4-3-3 spumeggiante) e termina solo al 94’. Trionfo spettacolare  e sorprendente che rimarrà negli annali della storia del club gladiatorio.  

PRIMO TEMPO: Nei primi minuti le due squadre si studiano e le uniche occasioni avvengono su calcio piazzato con Gatta e Sarli. Con lo scorrere dei minuti, entrambe le squadre superano i propri timori reverenziali (i locali pronti al debutto davanti ai propri tifosi, mentre i sammaritani attesi alla prima nell’elegante “Erasmo Iacovone”) e si propongono in avanti con maggiore verve. Al 10’ Longo arriva sul fondo e crossa al centro per Manzo, il quale stoppa la palla in direzione di Di Pietro che calcia a lato. La risposta dei delfini è veemente. Sugli sviluppi del calcio d’angolo di Cosenza, il beniamino locale Cosa colpisce la traversa con un imperioso colpo di testa; sulla palla vacante in area si avventa Bufalino che copia la famosa “mano de dios”, gesto che spetta al più celebre Diego Armando Maradona, ed insacca con la mano furbescamente (17’). L’arbitro si accorge del misfatto ed ammonisce l’esterno locale che, dopo poco, è costretto ad uscire per problemi fisici. Questa è solo una goccia nel mare di occasioni nerazzurre. Il furetto napoletano Tommaso Manzo si scalda al 23’ con un bell’azione individuale al limite dell’area che viene conclusa con un tiro finito fuori dallo specchio della porta. Il genio di via Nazionale si esalta in palcoscenici di questo spessore ed al 28’ sfodera un’autentica prodezza che rimarrà per anni nelle menti degli insostituibili tifosi sammaritani giunti allo “Iacovone”. Punizione dai 30 metri conquistata da Leone, Manzo scorge la sua mattonella preferita e fa partire una traiettoria magica che si spegne nel set. I padroni di casa cadono in bambola e non costruiscono alcuna azione di sorta. Anzi è il Gladiator che si espone maggiormente come al 43’ quando l’estremo difensore locale De Deo toglie dalla testa di Di Pietro il traversone di Manzo.



SECONDO TEMPO: Neanche la sfuriata del tecnico locale Tommaso Napoli negli spogliatoi sveglia i delfini che vengono pugnalati per la seconda volta ad inizio ripresa. L’estroso Gatta calcia perfettamente il corner sul primo palo e l’opportunista Longo capitalizza con un gran colpo di testa (51’). Il raddoppio sammaritano taglia le gambe ai padroni di casa che non creano, anche in questo caso, una vera e propria reazione. Costruita da poco tempo, la compagine tarantina è ancora nel pieno della preparazione ed, infatti, ha mostrato tutti i propri attuali limiti nella gara odierna (ieri ndr). Di tanto in tanto i locali lasciano intravedere qualche schermaglia di replica, al 59’ Terrenzio svetta sul corner dell’ex Casertana Stigliano ma non impatta a dovere. Al 61’ lungo linea di Gatta per Leone che crossa al centro, Del Sorbo è in una buona posizione ma spreca. Solo al 66’ i delfini costruiscono l’azione più importante con Cosa che lancia Sarli, l’attaccante ex Aversa Normanna ed Ischia non è in condizione e calcia alto. Negli ultimi venti minuti, il tecnico nerazzurro Luigi Squillante teme l’assalto tarantino e si copre inserendo prima Bonavolontà e poi Criscuolo al posto degli esausti Longo e Manzo. Più che soffrire, gli Audaci (antico nome della squadra sammaritana) sono inesauribili ed all’87’ siglano la rete del definitivo 0-3 grazie al primo goal in campionato di Del Sorbo che finalizza il cioccolatino scartato da Di Pietro. I sostenitori sammaritani non credono ai propri occhi per una vittoria storica e salutano i propri gladiatori con un coro unanime: “Che bello è quando esco di casa per andare allo stadio per tifare Gladiator”.

 

TARANTO: De Deo, Del Bergioglio (65’ Curri), Stigliano, Cosentini, Terrenzio, Rosato, Bufalino (35’ Mauro), Cordua, Cosa, Sarli, Zaccaro (55’ Audino). In panchina: Astorino, Terlino, Musto, Catalano.  Allenatore: Tommaso Napoli

 

GLADIATOR: Maiellaro, Pastore, Viglietti, Gatta, Borrelli, Terracciano, Leone (76’ Izzo), Di Pietro, Del Sorbo, Manzo (66’ Criscuolo), Longo (56’ Bonavolontà). In panchina: Moreno, Catapano, Zarra, Evacuo. Allenatore: Luigi Squillante

RETI: Manzo 28’ (G), Longo 51’ (G), Del Sorbo 87’ (G)

ARBITRO: Andrea Mei di Pesaro

NOTE: Ammoniti: Bufalino, Mauro (T), Gatta (G). Angoli: 5-5. Recupero: 0 nel primo tempo, 4 nel secondo tempo. Spettatori: 2300 con 150 provenienti da Santa Maria Capua Vetere

 


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