Esordio scoppiettante per il Gladiator, è 3-3 col Foggia



Le due compagini schierate a centrocampo prima dell’inizio del match

C’era grandissima attesa allo stadio ‘Mario Piccirillo’ di Santa Maria Capua Vetere per il ritorno a dieci anni di distanza in Serie D della compagine nerazzurra e l’esordio casalingo contro il Foggia, nobile decaduta. Ma è un altro Gladiator a calcare il manto verde, il San Felice Gladiator 1912 nato dopo l’acquisto del titolo sportivo del Nuvla San Felice in estate. Gran bella cornice di pubblico con più di 1200 tifosi locali e più di 200 ospiti per una gara che sarà ricca di gol e di suspence e che, quindi, non tradirà le attese della vigilia con il roboante risultato di 3-3 al triplice fischio. Mister Squillante lascia in panchina Tommaso Manzo acciaccato e punta su Del Sorbo coadiuvato da Izzo e Longo in avanti, mentre Padalino preferisce Mormile a Leo tra i pali e Digno ed Esposito al centro della difesa con Loiacono in panchina. In attacco Giglio e Palazzo e due playmaker capitan Agnelli e La Porta. A dirigere il match il signor Emanuele Mancini di Fermo con gli assistenti Grieco ed Eleonora Giampieri, rispettivamente di Macerata e Jesi. Non c’è nemmeno il tempo di fischiare l’inizio che i tifosi del Foggia cominciano a dar spettacolo (negativamente parlando). Entra un tifoso e con tutta tranquillità si appropria del pallone di gara e se ne torna sugli spalti. La partita comincia e dopo un paio di minuti si ripete la scena, ma stavolta sugli spalti. Intato al 6’ è Agnelli a colpire debolmente di testa su calcio d’angolo di La Porta rendendo facile la presa di Maiellaro. Poco dopo si ripete la scena dell’invasione, stavolta si fa male seriamente anche un tifoso foggiano portato via in barella e nel parapiglia il gioco si ferma per 6 minuti. Il Gladiator è molto contratto e non riesce a venir fuori in scioltezza, così come chiede Squillante, mentre i rossoneri, che tornano nell’inferno della D dopo oltre 50 anni, sono abili nel palleggio, ma si fanno chiudere bene dalla retroguardia sammaritana. Al 31’ Maiellaro esce male e per poco Borrelli salva su un attaccante ospite spedendo in corner, sulla battuta Digno di testa sbaglia la misura e manda alto sulla traversa. Il Gladiator è schiacciato e il Foggia passa in vantaggio al 35’: diagonale di La Porta dalla destra Maiellaro devia, la palla passa attraverso un paio di giocatori ed arriva a Giglio che a porta vuota mette in rete. Il Gladiator tenta di reagire al colpo e nei 6’ di recupero della prima frazione agguanta il pari grazie a Puccinelli che carica il destro da fuori area, Mormile non trattiene e viene scavalcato dalla sfera che termina in rete. Il Gladiator ringrazia il giovane portiere foggiano. Nella ripresa i dauni si portano subito in vantaggio e al 49’ è Coccia ad anticipare i difensori di testa e a piazzare la sfera sul secondo palo su cross di Villani dalla sinistra (1-2). Il Gladiator non si perde d’animo e supportato anche dal calore dei tifosi viene pian piano fuori. Al 51’ Gatta mette fuori di poco e sul ribaltamento è Coccia a trovarsi da solo davanti al portiere, senza far male. Così al 56’ Puccinelli supera tre avversari in area e viene chiuso in angolo. Di Pietro su corner di Gatta schiaccia di testa dove Mormile non può arrivare ed è pareggio Gladiator, 2-2. Il match si infiamma e diventa bellissimo. Al 59’ un piazzato di La Porta supera la traversa e al 63’ il Foggia si divora due occasioni in rapida successione con Giglio. L’ex Campobasso trova prima Maiellaro e poi Borrelli. Il Gladiator protesta per un netto fallo su Del Sorbo in area, ma Mancini fa proseguire, ma il Foggia vuole vincere e Palazzo ci prova con un fendente dalla sinistra sul quale è ottimo l’intervento a deviare in tuffo di Maiellaro. Entrano Manzo e Terracciano per il Gladiator al posto di Longo e Luce (ammonito) e il Gladiator comincia a crederci. La gara vive di improvvise folate da ambo le parti e al 72’ Izzo smarcato da Di Pietro dal limite dell’area colpisce di prima intenzione la traversa con la sfera che rimbalza in campo. Al 79’ è il neo entrato Niang che di testa fa andare vicino al gol il Foggia. E all’81’ ancora gli ospiti ci provano con Quinto che alza troppo la mira dai 16metri. Nel momento migliore del Foggia arriva la perla di Tommaso Manzo che riceve palla, calibra il tiro e mette la palla nel sette alla destra di Mormile dai 25 metri, facendo esplodere il catino sammaritano. La gioia dura poco prima Giglio ci prova con un pallonetto che non sorprende Maiellaro e poi al 90’ Borrelli stende in area La Porta, abile a cercare il fallo del centrale nerazzurro sulla linea di fondo. L’ex attaccante del Gaeta la mette dentro di giustezza, nonostante l’intuizione dell’angolo da parte di Maiellaro. Negli ultimi istanti di gara (4minuti di recupero) Manzo viene steso in posizione invitante. Mancini prima fischia il fallo, ma poi non fa battere la punizione tra le proteste locali. Gara finita e tutti sotto la doccia per uno scoppiettante 3-3. Applausi dalle 2 tifoserie ai propri beniamini. Dopo 6 sconfitte consecutive contro il Foggia, i sammaritani strappano almeno un pari, ma con il rimpianto di una vittoria sfumata per un soffio.

 



Tabellino

Gladiator-Foggia 3-3

Gladiator: Maiellaro, Luce (68’ Terracciano), Pastore, Gatta, Borrelli, Izzo, Di Pietro, Del Sorbo (86’ Evacuo), Puccinelli, Longo (68’ Manzo). A disp.: Moreno, Zarra, Leone, Bonavolontà. All. Squillante

Foggia: Mormile, Basta, Villani, Agnelli, Esposito (82’ Berardi), Digno, Coccia (86’ Isotti), Quinto, Giglio, La Porta, Palazzo (74’ Niang). A disp.: Leo, Loiacono, Agostinone, De Vivo. All. Padalino

Arbitro: Mancini di Fermo

Assistenti: Grieco di Macerata e Giampieri di Jesi

Note: Ammoniti: Luce, Gatta, Manzo, Esposito, Quinto. Angoli 4-4. Spettatori 1500 circa. Recupero 1°T 6’, 2°T 4’.


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