In 250 per salutare la nuova Juve



I tifosi presenti al Palamaggiò

Duecentocinquanta tifosi, uno più uno meno, hanno salutato il primo giorno della nuova Juvecaserta. Senza gli americani Wise e Chatfield, domani è previsto il loro arrivo, e privi dell’ultimo innesto Mordente, che si aggregherà dopodomani alla squadra, è toccato agli altri bianconeri ed allo staff tecnico e dirigenziale salutare il manipolo di sostenitori che hanno sfidato la calura di Pezza delle Noci. Subito dopo le foto di rito, si è svolta una conferenza stampa. Queste le parole del presidente Gervasio: «Abbiamo costruito una squadra di grande talento e di valore. Una squadra che speriamo possa essere un ulteriore incentivo per i tifosi a darci una mano negli abbonamenti, specialmente nei confronti di chi non l’ha ancora fatto, ma soprattutto degli sponsor. Ad oggi, infatti, siamo ancora senza sponsor e l’arrivo di Mordente e la squadra che abbiamo allestito speriamo possa essere quella mossa per far fare un passo in avanti anche ad altri operatori commerciali. Noi da parte nostra abbiamo fatto il massimo, ora speriamo che tutti possano fare lo stesso». Sulla stessa lunghezza d’onda anche il timoniere Pino Sacripanti, il più acclamato: «Prima di tutto vorrei fare chiarezza sul modo e sulla ratio con la quale è stata costruita la squadra. Durante il mercato c’è stata tanta confusione con le varie tipologie di roster e quindi quello a 12 con il 3+4 e quello a dieci con il 5+5. Durante l’estate e durante il mercato, mi sono reso protagonista di una campagna dove poter puntare sul 3+3  e quindi sei italiani, ma alla fine abbiamo scelto una formula ancora diversa quella con 3 americani, di cui uno deve ancora essere trovato dopo l’infortunio di Visser, e due europei lasciando una porta aperta verso l’altra tipologia di roster, nel caso durante la stagione ci sia qualche problema e quindi si possa passare con elasticità da una formula all’altra ed avere un respiro in un campionato con regole un po’ strane. Detto questo credo che la nostra squadra sia un mix di talento e di grande potenzialità nei piccoli e di grande solidità nei lunghi. Una squadra per la costruzione della quale non posso che ringraziare la società che mi è sempre stata vicina specialmente in alcune trattative. Se Jonusas, infatti, è qui in questo momento lo dobbiamo a Iavazzi, Mordente invece è stato un regalo servito su di un piatto d’argento da Gervasio che non ha mai mollato ed accantonato questa trattativa. Sul cinque? Al momento non ne ho idea. Aspettiamo e vediamo se il mercato ci offre il giocatore più adatto alle caratteristiche di questa squadra».




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