Il sogno di Elio Verde: “Tornerò a casa con una medaglia”



Elio Verde

Un infortunio al ginocchio sinistro gli ha negato la partecipazione ai Mondiali, e ora più forte di prima vuole conquistarsi sul tatami quello che sa di meritare. Elio Verde, nato ad Aversa ma residente a Trentola-Ducenta, è pronto per la sua prima Olimpiade, un sogno che si realizza dopo anni ed anni di duro sacrificio. Nella sua carriera ha collezionato tante medaglie, ma manca quella più preziosa, e Londra potrebbe essere il posto giusto per conquistarla. Il giovane classe ’87 ha più volte dichiarato di amare questo sport, un amore nato sin da piccolo: “Iniziò, come per tanti altri ragazzi, quando ero ancora giovanissimo, quando frequentavo la palestra che ancora oggi è presente a Trentola-Ducenta. Pian piano ho apprezzato il judo, il contatto fisico e col tempo ho coltivato questa passione che mi ha donato tante felicità, e l’ultima è proprio questa di poter partecipare ad un evento mondiale straordinario come l’Olimpiade”. Ancora allenamenti e sforzi fisici, per non arrivare impreparati ad un evento che è il massimo risultato per ogni atleta, un ricordo indelebile che mai verrà cancellato. Elio Verde lo sa, e non vuole arrivare fuori forma all’appuntamento e per questo continua a lavorare ogni giorno fino al 25 quando “partiremo, sono ancora tranquillo probabilmente perchè manca ancora un po’. Quando però magari sono sul letto e penso a quel tatami non nascondo che l’emozione è forte. Con tutti i miei compagni ci stiamo aiutando a vicenda e cerchiamo comunque di non pensarci”. Il judoka trentolese salirà sul tatami di Londra il 28 luglio, e per lui saranno i primi 5 minuti di incontro in uno scenario olimpico, con l’obiettivo che è il podio che però non preclude un risultato ancora più straordinario: “Voglio portare a casa una medaglia, salire sul podio sarebbe per me una gioia indescrivibile. Il colore della medaglia è importante ma già essere lì tra i primi tre del mondo potrebbe significare che ho realizzato quello che per cui sto lavorando da anni. E l’oro? Beh, non lo dico ma è quello che ho sempre visto davanti ai miei occhi sin da piccolo. Sarebbe una vittoria fantastica”. Con l’altro judoka, Francesco Faraldo, è l’orgoglio dell’agro aversano e della provincia di Caserta, ma la pressione si trasforma immediatamente in un caloroso abbraccio: “La città crede in noi, la gente crede in noi. Ci hanno fatto capire che si attendono grandi cose, e cercheremo di farli gioire davanti alle televisioni. Potrebbe essere il riscatto di una intera Provincia”. Mancano pochi giorni al debutto, appena otto, e la tensione si sa cresce con il passare del tempo. Non contano solo i muscoli, occorre testa e a volte anche tranquillità. L’Italia intera seguirà il judo e tutti gli altri atleti, e tutti insieme con forza diranno ‘Forza azzurri, forza Italia, forza Elio’.




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