La delusione di Zolfo: “Cara Aversa mi sento tradito”



Francesco Zolfo

La stagione dell’Aversa Normanna è iniziata con l’annuncio e la presentazione del direttore sportivo Pasquariello, che in conferenza stampa ha annunciato di essere vicino all’accordo con lo ‘zoccolo duro’ Gragnaniello, Mattera, Castaldo, ‘nominando’ il primo capitano dei granata. La fascia, per il valore che può avere, l’anno scorso era indossata da Francesco Zolfo, aversano doc, da una vita al Bisceglia. Quasi una chiusura verso il capitano storico di questo gruppo, con il quasi che può essere tolto dopo le dichiarazioni dell’interessato: “Credo che la mia avventura all’Aversa sia arrivata alla fine. Dispiace tantissimo, ma nella vita si sa, ogni cosa ha un inizio e una fine”. Una carriera trascorsa con la maglia della squadra della propria città, con l’unica altra esperienza all’Acerrana che si chiude però con un addio che fa male: “Devo essere sincero, sono davvero molto deluso. Non mi aspettavo un trattamento del genere. Sono stati fatti solamente i nomi di tre miei colleghi, che sono dei grandi calciatori e che mi hanno anche confortato, ma penso che Zolfo, che ha giocato ad Aversa per ben sette anni, meritasse altro trattamento. Non ho però problemi, l’impatto della notizia è stato forte, non nascondo che mi dispiace ma andiamo avanti”. E se arrivasse la chiamata della presidenza, ora potrebbe essere tardi: “Se mi chiamano non posso accettare. Non fare il mio nome ad una presentazione di una stagione penso sia abbastanza chiaro. Magari avrebbero potuto dirmi che non interessavo più perchè ero troppo ‘vecchio’ per la squadra, ma nemmeno questo ho avuto. Non li ho più sentiti. Quello che però voglio sottolineare è che da parte mia ho sempre dato ogni disponibilità, e se non giocherò più con l’Aversa non è per colpa mia”. Un addio che lascia parecchie ferite: “Ho sempre dato il massimo, ed ho vissuto le più belle emozioni dell’Aversa Normanna. Saluto tutti i tifosi, e quanti hanno creduto e sostenuto il Zolfo calciatore”. Ora c’è una famiglia che deve vivere di calcio, e si deve già pensare al futuro: “C’è stato qualche incontro, e qualche chiamata, ma non voglio ancora dire nulla. Posso solo dire che sono società di Seconda Divisione e di Serie D, ma preferisco prima chiudere ufficialmente la mia esperienza con la Normanna”.




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