Inizia una settimana infuocata



Coach Sacripanti

Una settimana in cui l’unico imperativo sarà quello di ripartire di slancio. Ripartire con visure di video, con liste aggiornate e con, ormai, i ben noti taccuini che devono riprendere ad avere qualche nome di sicuro un po’ più importante e più concreto rispetto a quelli che sono arrivati all’ombra della Reggia nelle ultime settimane. Ormai il mercato è stato ufficialmente avviato anche dai primi botti sparati a cielo aperto dalle top team. Le vie telematiche sono più battute che mai ed allora di sicuro una prima cernita, una prima selezione di giocatori che possono rientrare o no all’interno del giro medio alto, è stata già fatta. Una selezione alla quale di sicuro al Juve tenderà più di un sol occhio, considerando che la sottocategoria ‘delusi’ potrebbe essere molto più interessante di quelle che per diritto appartengono alla categoria madre delle medio basse. I ‘soli’ novecentomila euro di budget – questo l’ammontare al momento di scrivere con qualche prospettiva in proiezione futura dopo le parole spese da parte del presidente della Provincia Domenico Zinzi e riguardanti la questione del main sponsor e quindi Acqua Lete – non sono certo una cifra esorbitante con la quale provare a muoversi nelle acque del basket mercato di medio basso livello e dove spesso il tutto diventa anche paludoso e pericoloso. Un budget, che però, potrebbe anche cambiare. Questa, infatti, la speranza di coach Pino Sacripanti al termine della giornata di oggi e dopo che il summit tra la dirigenza, che nelle ultime settimane ha avuto come elemento focale principale i bilanci, quadri economici e conti da far tornare, e lo stesso timoniere canturino e nella quale i due massimi esponenti del lato tecnico e dirigenziale, si guarderanno negli occhi e metteranno una volta e per tutte le carte in tavola, alzando il sipario su quel palcoscenico rappresentato dal bilancio e dove alla voce budget ci sarà una cifra definitiva, dalla quale non si andrà molto lontano se non per sfori, per aggiunte personali ed alla parti dei soci, o di un main sponsor cosi come si parlava in precedenza. Le indiscrezione delle ultime settimane, parlano anche di una possibilità di un piccolo aumento, ma di sicuro non tantissimo e non molto distante da quello che ormai è noto a tutti dopo la fine della passata stagione, dall’entrata di Iavazzi e dall’opera di risanamento totale che ha avviato la semi nuova faccia dell’entourage dirigenziale bianconero dopo l’arrivo del nuovo socio. Nel bene o nel male, dunque, da questa sera non si potrà più perdere tempo. Non si potrà più pensare con se o con i ma legati ad offerte fatte arrivare a questo o quell’altro giocatore, con la possibilità di avere più soldi e risorse a fungere da pulce nell’orecchio dell’ex Scavolini Pesaro. La prima mossa sarà quella legata ad Andre Smith. La prima mossa sarà quella di iniziare a spingere per capire se le percentuali e le chance di rivederlo all’ombra della Reggia sono rimaste alte e sensibilmente positive come nelle ultime settimane prima dell’adesione ai tryout con i Warriors di Golden State, oppure qualcosa nella mente e nelle priorità cestistiche del natio di St.Paul sono cambiate ed in che senso. Di certo quella che non può cambiare è l’offerta fattagli arrivare tramite il procuratore sia italiano che straniero. Un’offerta più alta rispetto all’accordo della passata stagione e che è stata ritoccata al rialzo qualche settimana fa per provare a smuovere le acque e bruciare i tempi di convincimenti dell’idolo della folla casertana. Un cenno positivo a tal riguardo, significherebbe tantissimo. In primis significherebbe che la direzione da prendere all’interno delle strade del mercato tricolore sarebbe quella del playmaker di riserva da incastrare con un’altra idea di americano messo sotto contratto. Una strada che è stata battuta sia ad Imola che a Castelfranco Veneto e che continuerà ad essere setacciata da cima a fondo a partire da domani. Quando inizieranno le prime schermaglie e ci saranno i primi risultati della Summer League che, invece, andrà in scena in quel di Trieste. Smith ed un play italiano, infatti, sarebbe l’idea perfetta per iniziare a costruire un puzzle che conti e fatti alla mano, risulta essere più difficile e complicato di quello della passata stagione. Visti i numeri, vista la grinta e la voglia di fare anche in piena difficoltà non solo cestistica, ma anche economica ed il valore umano degli atleti che Sacripanti ha portato all’ombra della Reggia il tutto potrebbe suonare molto meno preoccupante di quanto non sia.




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