Juve, Maresca predica ottimismo



Giuliano Maresca in azione

«Quello che posso dire è che dopo i tanti passi in avanti fatti dal punto di vista societario, dopo la ricapitalizzazione e l’entrata di un nuovo socio, quello che si prospetta è una prossima stagione molto più tranquilla da questo punto di vista».  Questo il commento di Giuliano Maresca nell’analizzare quanto accaduto sul finire del mese di maggio, all’interno del tessuto dirigenziale della Juve e che ha permesso al team bianconero di presentare senza nessun problema, la documentazione necessaria per l’iscrizione al prossimo campionato di Lega A. Un Maresca che si ritiene fiducioso e tranquillo quasi quanto lo scorso anno, dal momento che nonostante i tanti problemi, dalle stanze della società è giunto poca pressione sui giocatori cosi come spiega lo stesso esterno romano: «Mi tengo in contatto con lo staff ed anche con la società per sapere giorno dopo giorno tutte le novità importanti. Ripeto sono sicuro che quella prossima sarà un’annata molto più serena, anche se poi nella passata stagione, tutti hanno sempre parlato di crisi, di problemi finanziari e buchi da coprire, ma dalla società nei nostri confronti è arrivato poco. Nonostante tutto non ci hanno messo pressione o comunque farci pesare queste difficoltà, lasciandoci, quindi, quella libertà di pensiero che in questi casi è fondamentale per portare a casa il successo. Novità che oltre ad incidere sulla serenità finanziaria del club, incideranno anche su di un budget e di un roster dove il tuo nome è già presente… «Sinceramente i miei contatti, come dicevo prima, con lo staff tecnico non sono stati per capire che squadra o che giocatori si sta pesando di prendere. Queste sono decisioni che spettano alla società ed il coach, ma credo che di sicuro tutto l’entourage sta già lavorando per provare a mettere assieme un gruppo che abbia come nodo principale quell’armonia e quella sinergia che ci ha contraddistinti nella passata stagione». Passata stagione di cui Andre Smith è stato il grande protagonista sia dentro che fuori dal campo. Pensi che le sue parole relative alla voglia di tornare alla Juve, possano trasformarsi in realtà? «Per quanto riguarda questo punto parlo da tifosi della Juve e da tifosi di Andre Smith e quindi lo spero con tutto il cuore. Dopo la fine della stagione scorsa e quindi dopo la sua partenza per gli States, ci siamo sentiti poco, ma credo che a breve di sicuro proverò a contattarlo tramite Doornekamp per provare a capire se possa realmente tornare qui a Caserta per una nuovo avventura». E magari potresti provare a convincere anche il capitano canadese Doornekamp… «Aaron è una delle persone e giocatore che stimo tantissimo. Anche per lui sarei contentissimo di rivedere ancora a alla Juve, ma cosi come tutti gli altri, considerando che la magia che si era creata durante tutta l’annata è stata un qualcosa di indimenticabile». Si parla tanto di roster con 5+5 ed altri con 3+4+5. La costante resta il numero degli italiani, dunque, ma dal tuo punto di vista il mercato azzurro sarà ancora quello determinante nelle scelte degli allenatori? «Sinceramente non so quanto incida questa scelta sul budget di un roster o quanto possa essere determinante questo mercato rispetto ad un altro. Di sicuro allo stato attuale il prezzo degli italiani è ancora un tantino alto e spero che possa scendere quanto prima. Ma questa potrebbe essere una scelta importante non solo dal punto di vista del budget, ma anche del movimento. Anche in questo caso ci dovrebbero essere una serie di condizioni importanti affinché questo numero di cinque giocatori azzurri, non resti un numero in un roster, ma una cifra reali di cestisti che scendono in campo. Tutto dipenderà dalla volontà degli allenatori di farli giocare e dalla voglia dei giocatori di mettersi in discussione e di lavorare giorno dopo giorno e crescere all’interno di un discorso e progetto tecnico determinato».




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