Aversa: le pagelle della difesa



Gragnaniello

Raffaele Gragnaniello 7,5: dopo solamente una giornata di campionato il pubblico aversano e granata già impazziva per lui. Questo spiega che il portiere è prima di tutto un grande uomo. Ha salvato tantissime gare, ma è stato l’uomo spogliatoio. Ha aiutato i più giovani e li ha portati alla vittoria. E’ l’eroe di questo campionato. Con le sue parate ha regalato tantissimi punti, e tanta gioia ai propri sostenitori. Portiere molto esperto ha saputo condividere ed accettare con il sorriso tutti i giovanissimi che hanno calcato il Bisceglia. Merita un applauso e un forte grazie.

 



 

 

Russo

Pasquale Russo 6: ha giocato cinque gare per l’infortunio alle coste capitato al titolare Gragnaniello. Ha partecipato sia alle debacle con la Vigor
Lamezia, uno 0-4 interno che fa ancora male, ma anche alla festa salvezza al Bisceglia. E’ giovanissimo, ha solo 20 anni, ma ha già dimostrato di potersela giocare. Ha un buon maestro in Gragnaniello che con la sua esperienza potrà veramente insegnare ad un portiere giovane i trucchi del mestiere, e magari un giorno passargli il
testimone.

 

 

 

Parascandalo

Pietro Parascandolo, allenatore in seconda 6,5: è’ l’allenatore dei portieri, ma ha sostituito Nicola Romaniello, squalificato, prima in occasione del match interno con la Vibonese, e poi al Renato Curi di Perugia per il più importante match della stagione. Anche un minimo di fortuna per lui, che però ha sempre lavorato braccio a braccio con il mister aversano e i frutti si sono visti. Gragnaniello super in ogni gara, e Russo, secondo portiere, si è reso protagonista di una prova importante contro la Paganese. E questo è anche merito degli allenatori che li hanno preparati al meglio.

 

 

 

 

Diana

Diana 6,5: buona la stagione dell’ex calciatore del Napoli che è venuto ad Aversa per farsi le ossa. Fiducia nei suoi confronti da parte dell’allenatore Romaniello che sin dalle prime giornate ha creduto nelle qualità del calciatore. A metà campionato ha avuto un calo che gli è costato anche qualche panchina in più. Complessivamente la fascia di competenza è stata sua per ben 30 giornate di campionato. Un anno tra i professionisti che ricorderà, e dall’alto della sua giovane età, classe ’91, saprà farne tesoro per un futuro sicuramente roseo.

 

 

 

 

Vitale

Vitale 6: per lui anche la soddisfazione di essere convocato con la Nazionale di Lega Pro nel Quadrangolare che si disputò ad Aversa, la città che lo ha fatto conoscere in Italia. Si può tranquillamente dire che ha un grande talento, e nonostante la sfortuna che quest’anno lo ha colpito, può veramente giocarsela in ogni categoria. Brevilineo e sempre puntuale negli interventi, ha una gran corsa, che però sfrutta troppo poco in attacco. Per lui il ruolo più adatto è quello di difendere, e lo sa fare molto bene.

 

 

 

 

Ciocia

Rocco Ciocia 6: una settimana da ricordare per lui: l’ultima prima della fine del campionato. Prima l’interessamento del Varese, e poi il debutto contro il Milazzo allo Stadio Bisceglia. Solo la prima frazione di gioco per lui, e anche un ammonizione. Non sfigura, ed essendo classe ’95 può solamente migliorare. Merita una sufficienza di fiducia, perché non a caso un club di Serie B visiona un giovanissimo. E’ un talento probabilmente non ancora maturo, ma può e deve scrivere il suo cammino
calcistico.

 

 

 

 

Castaldo

Ferdinando Castaldo 7: il difensore goleador. Si è presentato subito con un gol al Perugia, seguito dal gol vittoria con il Celano e poi a novembre il gol al Fondi. Tre marcature, 9 punti. Record. Ma il suo compito è quello di difendere, e basta guardare la classifica per vedere che quella normanna è una delle difese meno battute del campionato. Una stagione
fantastica condita da una salvezza che è per una buona parte del reparto arretrato. Con Mattera “forma la difesa più forte del girone”: parola di Nicola Romaniello.

 

 

 

 

Campanella

Francesco Campanella 6,5: è’ la riserva di lusso della difesa normanna. Lui gioca sia quando manca Mattera che quando manca Castaldo. Alla fine disputa comunque 29 gare, e non è certamente poco. Non fa quasi mai rimpiangere chi sostituisce, e in alcune occasioni pur di farlo giocare l’allenatore lo ‘trasferisce’ sulla fascia. E’ molto più giovane degli altri due, ma ha già tanta esperienza per fare bene. L’Aversa potrebbe affidarsi a lui per la prossima stagione. Una certezza in una zona nevralgica del campo che sarà molto utile.

 

 

 

 

 

Monda

Francesco Monda 5: ben poche le opportunità per questo difensore di mettersi in evidenza. Aveva tre campioni davanti a lui, e ha collezionato la miseria di 200 minuti complessivi. Partito una sola volta da titolare, nell’ultimo match con la Vibonese. Sempre subentrato, in un occasione fu sostituito dopo pochi minuti per infortunio. Anche i malanni fisici hanno condizionato la sua stagione, ma quando era integro fisicamente non ha meritato di essere titolare e spesso relegato addirittura in tribuna. Una stagione da dimenticare.

 

 

 

 

 

Letizia

Gaetano Letizia 7: il calciatore più presente: 37 gare su 42, solamente in una, sostituito ed un gol contro il Milazzo. Stagione brillante per il terzino napoletano. Il suo futuro sarà in qualche grande squadra. Ha doti fisiche incredibili. Merita una categoria superiore e il salto di qualità. Ricorderà sempre Aversa come la società e la squadra che l’ha lanciato. Ragazzo molto simpatico e persona perbene. L’allenatore non ha potuto mai fare a meno di lui, e questo la dice lunga sul valore del giovane di Scampia. Può arrivare in alto.

 

 

 

 

Mattera

Giuseppe Mattera 7: fa parte di quel gruppo di esperti che hanno formato la spina dorsale del gruppo normanno. Ha disputato un campionato di alto livello, formando con Castaldo una coppia difensiva quasi insuperabile. Di testa le prende sempre lui, e anche sulle tribune spesso si dice di come un difensore così preparato sia in un certo modo sprecato in
quarta serie. Gioca bene dappertutto, anche davanti alla difesa da playmaker, e sa farsi valere anche in attacco. Un giocatore completo che fa e ha fatto la gioia della Normanna.

 

 

 

 

Carbonaro

 

Marco Carbonaro sv: se si esclude l’ultima giornata, in cui ha disputato tutto il match, ha calcato i campi per 8 miseri minuti. Una situazione assurda per un difensore che non è stato minimamente al centro del progetto, e che non ha avuto spazio nemmeno quando mancavano altri difensori. Non si capisce perché non sia stato ceduto, e perché lui non abbia voluto lasciare la compagine aversana. Lo stipendio a volte non è tutto: il calcio è anche divertimento, e chiamarsi calciatori vuol dire essere in campo. Stagione da dimenticare.

 

 

 

Sgambato

Pasquale Sgambato sv: cinque minuti con il Fondi al Purificato, e la gioia dell’esordio tra i professionisti. Ha disputato un ottimo campionato con la Berretti e non è da escludere una chance per lui l’anno prossimo in prima squadra. Per ora basta allenarsi con chi gioca questi campionati da anni, ed osservare tutto, scovare i segreti ed imparare il ‘mestiere’ di calciatore. Solamente con passione e con impegno si può veramente sfondare in questo mondo. Non basta crederlo, ma bisogna provarci. E Sgambato ha tutto per poterlo fare.

 

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