La Juve avanza a piccoli passi



Il presidente Gervasio

In stand by, ma tutto esposto in bella vista. Cosi può essere raffigurato il momento societario della Juve, in attesa che il tempo faccia il suo corso verso quella che è la prima vera e propria scadenza della nuova versione bianconera. Stand by e bella mostra. Due modi di definire la situazione societaria, che però, vanno dalla stessa parte e nella stessa direzione di intenti. L’essere fermi su qualsiasi tipo di decisione relativo al piano societario è figlio anche e soprattutto del fatto che gli ultimi arrivi, quelli di Iavazzi e Maione, sono stati messi in vetrina da parte dell’entourage di Terra di Lavoro con l’intento di dimostrare che i problemi economici sono passati o quanto meno non appartengono a quella categoria di allarme tale da far spavento a chi voglia investire nel basket ed al fianco di un gruppo di imprenditori che nutrono tutti la stessa passione d hanno tutti lo stesso denominatore comune: l’appartenenza al territorio. Un elemento quest’ultimo che è stato messo in evidenza anche da parte dell’uomo di punta della Gale, Maione, nel cercare lanciare un messaggio nei confronti di altri imprenditori locali e che sulla carta potrebbero essere tranquillamente considerati come potenziali nuovi soci del club di pezza delle Noci. Insomma la ‘vetrina’ dei pian alti della Juve, continuerà ad essere esposta almeno fino alla fine della settimana in corso. Cosi come il tutto continuerà ad essere in stand by almeno fino alla fine dello stesso periodo di tempo o al massimo qualche giorno in più prima di muovere i dovuti passi per la prossima stagione agonistica. Passi che al momento non hanno niente a che vedere con il basket giocato, non hanno niente a che vedere con la costruzione della squadra nel senso più tecnico del termine, ma di quelli necessari affinché tutto lo staff tecnico possa adoperarsi in futuro per portare in campo la nuova versione della Juve. Dei passi necessari da parte di ogni società professionistica che rientri sotto la ‘giurisdizione’ del regolamento della Lega. Passi che nello specifico prevedono la presentazione da parte di ogni società professionistica, della documentazione necessaria per la verifica dei parametri e delle condizioni economico-finanziarie per poter partecipare al prossimo campionato. Una documentazione che necessità della cancellazione, all’interno dei documenti che verranno sottoposti all’esame degli organi competenti, di quel segno meno che, invece, è stato presente per quasi tutta la stagione scorsa (i primi mesi di attività gli unici a non finire sotto il grido di aiuto fatto arrivare a tutti da parte degli addetti ai lavori casertani attraverso qualsiasi tipo di mezzo di divulgazione di massa ndr). Un segno meno vicino ad una cifra che rispetto al passato è sicuramente meno preoccupante anche se alla fine della bella mostra e dello stand by della dirigenza juventina, dovesse arrivare un temporaneo ‘due di picche’. Cifra che si aggira attorno ai 500mila euro, infatti, quella che dovrà essere oggetto di ricapitalizzazione e quindi cancellata dai documenti da presentare entro il 31 maggio prossimo. Un’operazione cospicua, ma non certo impossibile anche per i soli ed attuali quattro soci o componenti del tessuto societario primario, come Gervasio, Caputo, Maione e Iavazzi. Non impossibile, ma che lo stesso presidente della Juve vorrebbe venisse fatta con più persone sedute a quel tavolo dove si scorgono ancora una o massimo due poltrone vuote. Un volere, però, che come detto potrebbe non realizzarsi ed allora entro quel 31 di maggio la prima mossa verrà fatta da chi ha accettato a prescindere dalla ricapitalizzazione, che a sua volta potrebbe essere una ulteriore dimostrazione di voglia di andare avanti e di terreno fertile e non bruciato da debiti (ammesso che lo sia stato anche in passato ndr) sul quale investire e provare a creare un progetto un gradino sopra rispetto a quello che è andato in archivio con una salvezza sicura e con tante soddisfazioni. Un’operazione, inoltre, che potrebbe attirare l’attenzione anche di nuovi partner economici di primo e secondo rilievo e che al momento potrebbero essere ancora titubanti sul da farsi.




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