Come te nessuno mai, Siena vince la Coppa



Ennesima Coppa Italia per Siena

Il cielo sopra il Pala Isozaki si colora di biancoverde per celebrare l’ennesimo trofeo che finisce nella bacheca della Montepaschi. Una finale che tale non è stata visto il netto dominio mentale, prima ancora che tecnico, dei campioni d’Italia contro una Cantù mai entrata, realmente, nel match e tradita da troppi giocatori. Si era capito praticamente dalla palla a due che Siena aveva una voglia matta di dare una lezione ai rivali delle ultime finali e tale si è rilevata: una lezione di basket che ha visto David Andersen maramaldeggiare, ben coadiuvato dai vari Moss, Lavrinovic, Thorton e soci. Difficile trovare un neo davanti a questa straordinaria prestazione corale del team di Pianigiani che, ormai, sta stracciando ogni record di trofei alzati. Un piano partita impeccabile che ha tolto dal match Markoishvili, Micov e Shermadini, ovvero quelli che hanno giocato meglio nella kermesse torinese. Altri si sono tolti dal match da soli (il pacchetto lunghi in particolare, Leunen e Perkins), giocatori totalmente in balia delle onde mensanine. Il capolavoro tattico del duo Pianigiani-Banchi ha mandato al manicomio un Trinchieri incapace di trovare l’antidoto al veleno senese che ha pervaso il corpo dei suoi ragazzi. Cantù, autrice di una competizione positiva, esce con le ossa rotte dalla finale che ci consegna una Mps che ha confermato che, in questa stagione, il sogno ‘triplete’ è possibile. La Coppa Italia è in bacheca, per lo scudetto si fa fatica a trovare qualcuno che possa battere 4 volte Siena in due settimane mentre per l’Eurolega, beh, chiedere alle spagnole cosa ne pensano. Va in archivio, dunque, questa nuova edizione organizzata decisamente bene, giocata in una struttura meravigliosa che sarebbe bello poter vivere maggiormente rispetto ad una sola volta l’anno. L’edizione 2012 resta negli annali anche per i tanti errori arbitrali che, alla fine, hanno fatto parlare soprattutto in semifinale. E quando gli arbitri ci si mettono, lo spettacolo ne risente e fa specie che siano stati proprio i ‘Big Three’ Facchini, Lamonica e Sahin i protagonisti delle fischiate incriminate.
la cronaca. Palazzetto caldo, domina il biancoblu canturino ma le chiazze verdi sono ben visibili. La partenza è a ritmi sostenuti con Andersen a punire la scelta di Trinka di far partire Marconato. Siena gioca meglio, fa girare la palla ed ha tantissimo da un immenso Moss e dall’eterno Thornton (17:9). Deve essere lanciato Shermadini nella mischia, Siena gioca con l’energia tipica da Eurolega ed è 21:16 al 10’ coi grossi calibri Markoishvili e Micov corpi estranei ma Cantù tiene botta in un match duro come pochi se ne vedono in Italia. I lunghi brianzoli si caricano di falli per fermare uno scatenato Andersen (9 e +11). Perkins non incide ma Basile griffa il -6 al 15’. La Bennet non da mai la vera impressione di poter tornare a contatto e precipita sul 35:23 al 17’. C’è sempre il Baso a dare ossigeno all’asfittico attacco canturino ma contro questo Andersen (18 punti, 5/6 da 2 e 2/4 da 3) c’è poco da fare (44:33 alla pausa lunga). Si riparte e la musica non cambia: Cantù arranca (tre falli per Shermadini, completamente fuori dal match), Siena è spaventosa e va sul 53:37 al 24’ con la fiammata di Moss.
La Bennet molla gli ormeggi e presta il fianco alla macchina mensanina che tocca anche il +25 con le magie di Thorton al 27’. La finale finisce qui, il resto è tempo utile per celebrare un trionfo meravigliosa della squadra piu’ forte mai vista in Italia negli ultimi decenni. Da segnalare l’uscita anticipata dei tifosi canturini forse stizziti dalla pessima prova dei propri giocatori. Al suono della sirena esplode la festa senese che ha la Verbena in sottofondo.

MONTEPASCHI SIENA    88
BENNET CANTU’    71
(21-16, 44-33, 73-51)



MONTEPASCHI SIENA: Zisis 10, Mc Calebb 9, Andersen 23, Carraretto 6, Thornton 7, Lavrinovic 16, Ress, Michelori ne, Lechtaler, Stonerook 3, Aradori, Moss 14. All. Pianigiani.
BENETTE CANTU’: Micov 6, Markoishvili 2, Leunen 12, Marconato 6, Mazzarino 2, Perkins 6, Diviach ne, Shermadini 8, Cinciarini 6, Bolzonella ne, Brunner 8, Basile 15. All. Trinchieri.
ARBITRI: Cicoria, Chiari, Taurino.


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