Il San Giorgio resiste in 9 contro la Virtus Carano ed impone l’1-1



La punizione che porta al pareggio caranese di Biancolino

La Virtus Carano non riesce ad assestare il colpo di grazia ad un San Giorgio 1926 in nove uomini e porta a casa un 1-1 che non serve a molto in chiave play-off. Al “Paudice” di San Giorgio a Cremano la compagine del patron Emilio Di Tommaso subisce la prodezza di Imparato, pareggia con Biancolino e, in doppia superiorità per oltre ventotto minuti, non trova il goal che avrebbe garantito una vittoria fondamentale. Sotto il diluvio universale che ha imperversato per tutti i 97 minuti, i caranesi mettono palla a terra e dettano gioco. Le proteste per due falli da rigore dubbi (uno per parte) caratterizza i primi dieci minuti. Al 17’ Biancolino si incarica della punizione e trova una traiettoria a scavalcare la barriera che il palo sputa fuori dalla porta. Anche in questi casi la legge del calcio non fa sconti. Da un possibile vantaggio la Virtus si ritrova sotto dopo venti secondi. Bianco serve Imparato che stoppa ed a volo dai 23 metri esplode un bolide che si insacca nel set con Merola posizionato fuori dai pali (18’). Al 33’ cross di Galdi per Grezio che di testa deve fare i conti con la parata miracolosa di Loffredo. Lo stesso Grezio ha la possibilità di rifarsi al 39’ ma il suo tap-in sull’invito di Ferraioli finisce fuori incredibilmente. Nella ripresa Loffredo risponde con un balzo di reni felino sulla punizione di Biancolino (52’). La Virtus vuole il pareggio e si affida ai lanci nello spazio. Al 61’ Galdi pennella per Falcone che si invola e viene steso al limite dell’area dall’uscita di Loffredo, l’arbitro espelle il portiere locale e decreta il calcio di rigore. Su segnalazione di un assistente, il direttore di gara cambia idea ed assegna la punizione dal limite che ha lo stesso esito del rigore.Biancolino sorprende il neo entrato portiere locale Paparo e firma il pareggio (64’). Al 68’ Musella viene ammonito due volte in trenta secondi per proteste nei confronti dell’arbitro e la Virtus di Cosimo De Feo si ritrova in undici contro nove. L’occasionissima per il sorpasso accade all’81’ quando Paparo non blocca il tiro dalla distanza di Biancolino e Falcone, avventatosi come un falco rapace, sfiora il palo. Lo stesso Falcone svetta sul traversone di Correale e Paparo salva con l’aiuto della traversa. Nel finale gli aurunci provano l’assalto finale che non comporta i frutti sperati: finisce 1-1 nel rammarico del sodalizio caranese.

SAN GIORGIO 1926: Loffredo, Valente, Cucciardi, Musella, Caccia, Piccolo, Tammaro, Esposito Emanuele, Imparato (62’ Paparo), Bianco (46’ Rigione), Esposito Salvatore (87’ Pascucci). In panchina: Postiglione, Santoro, Sannio, Annunziata.    Allenatore: Maurizio Finatti (Carmine Matrullo squalificato)



VIRTUS CARANO: Merola, Portanova, Crisci (70’ Oliviero), Della Femina, Biancolino, Correale, Passaretta (46’ Iovine), Gelotto, Grezio, Ferraioli, Galdi (46’ Falcone). In panchina: Speranza, Pirozzi, Caiazza, Ruberto.Allenatore: Cosimo De Feo

RETI: Imparato 18’ (SG), Biancolino 64’ (VC)

ARBITRO: Alessio Mazzarella di Benevento coadiuvato dagli assistenti Raffaele Cerchiaro di Avellino e Manuel Robilotta di Sala Consilina

NOTE: Esposito Emanuele, Rigione (SG), Della Femina, Galdi (VC). Espulsi: Loffredo per fallo da ultimo uomo al 61°, Musella per doppia ammonizione al 68° (SG). Angoli: 1-8 per la Virtus Carano. Recupero: 2 nel primo tempo, 5 nel secondo tempo. Spettatori: 100 circa


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