Gli striscioni dell’Inferno, ma che tristezza il finale



Gli striscioni dell'Inferno bianconero

La tappa numero 24 del viaggio di Colore e Calore fa scalo a Pezza delle Noci, freddo fuori ma decisamente caldo all’interno. Finalmente verrebbe da dire. I numeri sono buonissimi (4317 presenti per un incasso di 29.580 euro), il colpo d’occhio anche, e finalmente siamo tornati a sentire il ruggito del palazzetto. Certo la forza dell’avversario e la pessima direzione di gara hanno facilitato l’aumento dei decibel, ma bene così. Il Palamaggiò c’ha dato veramente tante emozioni in questa domenica di basket. Tanta energia anche in curva Ancilotto dove c’è da segnalare  la ricomparsa dello striscione ‘Rispetto’. Calore e voglia di far sentire il proprio pensiero in questo delicato momento della storia recente della Juvecaserta. Cori e striscioni di attacco che vanno rimarcati. Il primo dedicato alla classe politica locale che, almeno, ci sta provando a fare qualcosa. Al momento tante parole ma pochi fatti. Questo il pensiero che ha spinto i diavoli dell’Inferno Bianconero a presentare, prima della palla a due, questo striscione: “Polverino non è tempo di elezione, le tue parole non ci danno erezione, per la Juve vogliamo rispetto”. Attacco secco ad Angelo Polverino, consigliere regionale, che negli ultimi giorni ha rilasciato dichiarazioni a favore di Juvecaserta e Casertana. Il secondo striscione, invece, ha colpito l’ex proprietario, il perenne grande assente, Rosario Caputo. L’IBN pensiero è stato questo:  “Con le tue dichiarazioni ci manchi di rispetto, Caputo questo è il tuo difetto”. Fischi timidi per l’ex Michelori, bordate invece per Moss che, la scorsa estate, aveva avuto parole offensive verso Caserta su Facebook parlando con l’amico Andre Collins. A Caserta c’è tanta memoria e l’ex jesino ha preso bordate di fischi ogni volta toccasse palla. Da Siena sono riusciti ad arrivare una ventina di valorosi nonostante le avverse condizioni atmosferiche. Tutto è filato liscio fino alla conclusione. Purtroppo al suono della sirena si scatena un parapiglia assolutamente senza senso nel settore occupato dai tifosi senesi che, per tutta la durata della partita, hanno fatto il tifo solo per la loro compagine (come sempre, va detto, quando si gioca contro Caserta). La miccia non è ben chiaro come sia stata accesa e, posso sbagliarmi, ma mi sa tanto che i casertani della curva 4 stelle e della tribuna hanno deciso di sfogare la propria rabbia (per sconfitta ed arbitraggio) sui fans mensanini. Sono scaturiti minuti di grande tensione con la maggior parte dei senesi che cercava, solo, di evitare ulteriori problemi (mentre qualche oggetto pioveva nel loro settore) e pochissimi che davano segni di nervosismo. Un finale poco edificante che pone l’accento sul fatto che, purtroppo, vengono sempre e solo colpiti dalla scure del Daspo gli ultras mentre i tifosi degli altri settori sono impuniti. E non parliamo solo di Caserta, ma di tutta Italia.




error: Content is protected !!
P