Caserta sogna il colpo con il Palamaggiò pieno



Smith in azione

In sede di presentazione della sfida di andata, in sede di presentazione della partita che avrebbe dato ai bianconeri il primo vero banco di prova di alto livello, le parole di Salvatore D’Angelo, furono profetiche per una vittoria che nessuno si aspettava. Lo stesso tipo di parole e di scongiuri che furono fatti prima della vittoria con Milano in casa o della trasferta capitolina. Insomma l’uomo delle grandi occasioni l’ex consigliere della franchigia di Pezza delle Noci e quale occasione migliore di questa per tornare a parlare di basket, minimamente di società e di un pensiero solo sfiorato e sussurrato sotto voce: quello della doppietta contro i padroni di questo campionato negli ultimi cinque anni. Quello che lo stesso Salvatore D’Angelo non ha voluto dire sottovoce, ma gridarlo ai quattro venti è stato l’appello da tifoso (cosi si è definito l’ex Direttore Generale della Juve negli anni scorsi ndr) nei confronti di tutti gli appassionati di basket: «Questa è la ‘mamma’ di tutte le partite». Ha esordito cosi nel rispondere alla classica domanda di cosa e che scenario immagina di trovare una volta aperti i cancelli della sfida conla Montepaschi.

«E’ questa la grande occasione. E’ questa la partita in cui l’appello a riempire il Palamaggiò non dovrebbe nemmeno arrivare, visto che chi segue il basket, sa che giocheremo contro una formazione che ha fatto la storia di questo campionato e quindi un team di altissimo livello. Logicamente i valori in campo sono quelli che sono, ma anche lo scorso anno partivamo da sfavoriti cosi come lo eravamo nel girone di andata. Ma voglio restare nell’ambito dell’ultima partita casalinga e pensare che la base minima per una sfida del genere sia quel tipo di Palamaggiò. Quasi gremito, presente per tutti i40’ed essere, quindi, il classico sesto uomo. Dico che mi piacerebbe pensare a quel Palamaggiò come base per un semplice motivo, ovvero che gli ultimi due successi dovrebbero aver dimostrato che tutto può succedere, che niente è impossibile e che quindi potremmo essere più di quei 4000 curiosi perla Montepaschie magari puntare al pienone pensando che vincere contro una corazzata in casa è già avvenuto, sia quest’anno, vedi Milano, sia negli anni scorsi».



Insomma lei ci crede?

«Come ho anticipato stiamo sempre parlando della Montepaschi e non dell’ultima squadra di questo campionato. E’ logico che si parte con più di un piede da sfavoriti, ma tutto può accadere. Certamente se arrivasse una sconfitta non ci fasceremo certo la testa, considerando che non sono queste le partite chela Juvedeve vincere a tutti i costi».

Anche se questa squadra ha dimostrato che quando è al cospetto delle ‘grandi’ spesso e volentieri vince…

«In effetti la speranza è riposta nel tipo di partite giocato contro Siena in trasferta e contro Milano in casa. Poi non sempre ci potrà andar bene, ma l’importante è produrre quel tipo di partite per una questione di autostima della squadra, ma anche per tutti i tifosi che verranno».

Si aspettava una classifica del genere alla seconda giornata di ritorno?

«Non me lo aspettavo, ma sono totalmente contento. Le aspettative di questa stagione erano al quanto basse rispetto alle annate precedenti, si puntava ad un cammino verso la salvezza molto più duro, ma questa squadra ha dimostrato delle capacità in corso d’opera che forse in pochi si aspettavano. Avere allo stato attuale 16 punti e tanti scontri a favore in base al budget che la società ha investito era un qualcosa di inaspettato, ma che ci teniamo stretto».

Ha qualche rammarico?

«Forse se ci fosse stata una maggiore tranquillità e minori preoccupazioni, si poteva gioire ancora di più dei risultati conquistati».

Ha parlato di capacità della squadra, quale il giocatore che proprio non si aspettava potesse produrre in questo modo?

«Smith e Stipanovic. Non che Righetti o Collins o ancora altri non abbiamo mostrato delle qualità, ma loro due erano quasi dei perfetti sconosciuti che ora tutti apprezzano».

Quale la sorpresa?

«Vedere in campo Marzaioli e Cefarelli. E’ stato un grande onore da casertano poter vedere due ragazzi del nostro settore giovanile e del territorio esordire ed anche bene nel massimo campionato italiano, dando l’ennesimo colpo di luce a tutto il movimento».


error: Content is protected !!
P