L’Aversa sogna ad occhi aperti ma senza i suoi tifosi



La Normanna continua a scalare la classifica

L’Aversa Normanna si gode un ‘dolce’ riposo. La vittoria, arrivata in modo rocambolesco, per 2-1 con il Campobasso ha portato alle stelle l’umore e la gioia di tutti i ragazzi di mister Romaniello. Il campionato dei granata potrebbe iniziare oggi, con quei due minuti di domenica, in cui Pisani e Guarracino hanno firmato il sorpasso e i tre punti, che potrebbero risultare alla fine quelli determinanti per il salto, almeno psicologico, verso una classifica migliore e da play-off. A fine gara nessuno ha voluto sbilanciarsi, con prima il presidente Spezzaferri, poi l’allenatore e poi il match winner Guarracino che hanno affermato di pensare ancora alla salvezza e quindi di allontanarsi il più possibile dalla zona calda. I fatti però parlano chiaro: pochissimi i gol incassati, e da sempre una squadra che subisce poco dietro e che raccoglie poche volte il pallone in fondo al sacco, alla fine ‘vola’ alto e si guadagna ‘almeno’ una posizione tranquilla. E poi bisogna ricordare che la squadra cara a patron Spezzaferri non perde un match ufficiale dal lontano derby del 20 novembre 2011 con la Paganese, alla fine di un incontro che Zolfo e compagni potevano anche rischiare di pareggiare e vincere. Il gol che mancava da tempo è arrivato con l’errore di chi ne ha salvati veramente tanti, e che ha una parte fondamentale in questo percorso fin qui eccellente della società di Via Riverso: Raffaele Gragnaniello è l’emblema di un gruppo che soffre e che lotta per ogni pallone, come quello che va ad insaccarsi sotto la Curva Nord per un colpo di sole che arriva quando meno è opportuno, con il Bisceglia che prima ammutolisce e poi si alza in piedi per applaudirlo e per rincuorarlo, e lui testa china cerca di chiedere scusa e di pensare meno possibile a quel cross ‘velenoso’. Tutti a fine gara gli dedicano i tre punti, perchè senza di lui di punti l’Aversa Normanna ne avrebbe sicuramente meno. In una giornata intensa e allo stesso tempo meravigliosa per gli attori che sono scesi in campo, stona come un macigno il numero esiguo, o meglio l’assenza, del tifo e dei tifosi dei Normanni. Trecento anime che affrontano tutto, freddo compreso, per seguire la propria squadra, a cui va un applauso, ma dall’altra parte della coperta c’è un gruppo foltissimo di pseudo-tifosi che disertano il Bisceglia e preferiscono ascoltare o vedere la partita della formazione partenopea. Per l’aversano, l’Aversa Normanna è e sarà per sempre la squadra della propria città, ma con un ‘pubblico’ così si rischia di rovinare tutto, perchè poi, come capitato anche a Napoli, c’è chi rischia di stancarsi e di abbandonare la nave in un momento che potrebbe fare la storia della Normanna e del capoluogo casertano. La risposta deve essere sulle tribune, perchè vincere e gioire insieme ha tutto un altro sapore. 

Ernesto di Girolamo




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