Marcianise, che ‘rapina’ a Cellole e patron D’Anna annuncia il ritiro dal campionato



Il presidente del Marcianise Raffaele D'Anna

Riceviamo e pubblichiamo una lettera-denuncia del presidente del Progreditur Marcianise Raffaele D’Anna. Quello che é accaduto sabato a Cellole durante Virtus Carano-Progreditur Marcianise potrebbe avere gravi conseguenze per il futuro gialloverde. E’ impossibile non rivelare alcuni gravi comportamenti che hanno visto protagonista il club caranese. A spiegarli é stato il presidente Raffaele D’Anna: ” Scesi dal pullman ci siamo subito resi conto che sarebbe stato un pomeriggio difficile. Ci sono infatti stati consegnati appena 10 accrediti validi sia per la dirigenza che per gli altri tesserati. Cosa davvero incomprensibile dal momento che all’andata non gli creammo alcun disagio favorendo anzi l’entrata di tutti i loro tesserati. All’interno dello spogliatoio riservato alla terna arbitrale erano presenti ben tre involucri di polistirolo contenenti mozzarella e destinati ovviamente al direttore di gara e i suoi assistenti. Pronti via ed é arrivato il primo furto. Fallo netto sul nostro difensore Pandolfi, l’arbitro lascia proseguire, si avventa un loro calciatore sulla palla e sigla il vantaggio. Il raddoppio su un rigore inventato di sana pianta. Migliozzi viene sbilanciato da Grezio, il nostro difensore rinvia palla e gli viene chiamato un fallo assurdo con conseguente espulsione. Nella ripresa con un uomo in meno proviamo a riaprire il match, meriteremmo un calcio di rigore per un loro evidente fallo di mani in area ma per l’arbitro é tutto regolare. A Grillo sono stati sanzionati solo falli in attacco, neanche stessimo giocando a basket. Insomma non ci hanno fatto giocare e abbiamo le prove per gridare a gran voce il nostro malcontento. Il Marcianise ha subito un autentico furto e noi non ci stiamo. Evidentemente già sono stati decisi i verdetti e a questo punto siamo pronti a ritirare la squadra dal campionato. Non ha senso continuare ad investire in uno sport i cui principi sono morti”.




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