Fletcher: “La vittoria su Biella, un grande regalo per il mio compleanno”



 

Kevin Fletcher

«Non potevo chiedere regalo migliore per il mio compleanno. Sono contentissimo di poterlo festeggiare con una vittoria, non solo per me, ma anche per la squadra. Una vittoria che abbiamo conquistato di gruppo che abbiamo iniziato e finito bene. In mezzo c’è stato un calo, ma l’importante era vincere per chiudere la striscia e acquisire un po’ di fiducia dopo tante sconfitte».



E davvero non poteva chiedere regalo migliore a se stesso ed ai suoi compagni di squadra. Kevin Fletcher, che quindi nell’immediato dopo gara di mercoledì scorso ha potuto festeggiare con il sorriso e con un grande respiro di sollievo, il suo compleanno. Un respiro che ha impedito alla Juve di continuare ad affondare nelle acque torbide della non tranquillità mentale. Acque che sono, a volte, anche peggio delle sabbie mobili e che ti tirano sempre più giù se non riesci a trovare un ramo od una roccia alla quale aggrapparti e tornare a galla. Caserta l’ha fatto con quella che è la migliore medicina di questi mali: i due punti. Lo ha fatto scendendo in campo con la grinta, con la determinazione e la fame di chi era stufo di guardare le statistiche e vedere un punteggio a proprio sfavore. Due punti, insomma, che ridanno linfa vitale alla classifica, ma soprattutto alla fiducia dei bianconeri cosi come spiega lo stesso Kevin Fletcher: «Fa tanto morale questa vittoria. Nell’ultimo periodo abbiamo avuto tanti alti e bassi, abbiamo perso quattro partite, ma contro Biella abbiamo dimostrato che se giochiamo in questo modo non solo possiamo vincere, ma possiamo farlo contro chiunque».

Che differenze hai trovato tra questa partita e le ultime quattro?

«La partita contro Biella è stata l’espressione della fame di successi e della cattiveria agonistica che ognuno di noi ha accumulato nell’ultimo periodo dopo le quattro sconfitte. Dopo ogni passo falso tornavamo in palestra con la rabbia di chi sapeva che avremmo potuto giocare meglio e alla fine siamo riusciti a dimostrarlo con una bella partite ed un successo».

Avete iniziato forte e continuato per tre quarti, poi nel quarto periodo, prima di allungare le mani sulla vittoria, che cosa è successo?

«Abbiamo abbassato un attimo la guardia mettendoci nei guai e permettendo a Biella di rientrare a stretto contatto. Però siamo stati bravi a restare concentrati, a non perdere la testa e ritornare a giocare come avevamo fatto. Al momento quei minuti di blackout ci devono servire per il futuro. Devono essere il nostro termine di paragone per migliorare sotto questo aspetto e cioè restare concentrati e nella partita, senza vuoti neri per tutti i quaranta minuti di gioco».

Come giudichi, invece, la tua prestazione in campo?

«Sinceramente sono contento di come ho giocato. Senza dubbio ho avuto qualche problema nelle settimane scorse ed anche in qualche parte del quarto periodo, ma credo di aver fatto tutto in mio potere per aiutare la squadra a vincere e a chiudere con questo periodo fatto di sconfitte».

Due partite e qualche giorno di lavoro, che idea ti sei fatto di Charlie Bell?

«E’ l’ultimo arrivato si, ma ha già giocato meglio. Logico che ha bisogno di un po’ di tempo per inserirsi, ma è un giocatore esperto e di talento quindi non ci metterà molto, devo solo continuare a lavorare».

Cosa ha portato?

«E’ un giocatore Nba, ha giocato nella Nba e quindi ha portato conoscenza ed un alto livello intelligenza cestistica. Insomma un’aggiunta importante».

All’orizzonte c’è già Sassari. Cosa ti aspetti?

«Mi aspetto di andare a Sassari e di giocare ancora una volta al 100%. Personalmente, poi, è un partita molto importante, visto che giocherò contro alcuni dei miei vecchi compagni di squadra di Teramo e quindi poter scendere in campo e batterli rappresenta per me una grande motivazione».


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