Romano: “Ancora mi devo liberare dal Carano e non so perché non mi vogliono dare la lista”



Gaetano Romano

La sua presenza non poteva passare inosservata con la maglia dell’Aversa Normanna nel test infrasettimanale contro il San Pio Mondragone. Cobra Romano non ha bisogno di presentazioni :parla il suo curriculum vincente ricco di gol e soddisfazioni. Al termine della gara lo stesso giocatore annuncia il  divorzio dalla Virtus Carano esternando amarezza ai nostri taccuini:” Ho chiesto all’Aversa Normanna di allenarmi . Sono andato via da Carano per non stare fermo . Quando vai in una piazza dove calcisticamente non c’è grande cultura puoi trovare difficoltà . Nel mio piccolo ho girato un pochettino non mi aspettavo una grande organizzazione ma mi aspettavo che ci fosse una situazione che potesse migliorare giorno dopo giorno. Quando non c’è stato buttare quanto di buono fatto nella mia carriera non mi sembrava giusto e non lo merito. L’attacco con Grezio sulla carta prometteva scintille . La realtà parla di appena 14 reti realizzate al pari di Quarto e SanSebastiano. Quando si parte per dei traguardi quando non riesci a crescere in tutto anche se prendi il più grande giocatore fai fatica. C’era un solo allenatore senza un direttore sportivo. Ora è arrivato mister De Feo e si sta aggiustando la situazione. Giocare su un campo dove per stoppare la palla devi fare tre tocchi rende tutto più difficile. Tutti vanno in difficoltà. Quando viene a mancare il rispetto per chi ti dà l’anima vengono di conseguenza a mancare anche gli stimoli. Noi giocatori viviamo di stimoli, di situazioni dando la domenica tutto in campo. Quando di fronte ti trovi dai l’anima e dall’altra parte c’è indifferenza sembrando un intruso giusto mollare e non fare brutte figure. Poi vai a macchiare una tua carriera e il tuo nome dove nel mio piccolo ho fatto tantissime cose importanti  in ogni posto dove sono stato facendomi voler bene da tutti. L’allontanamento di Amorosetti Il mister ha cercato di fare il massimo. Avevo sposato in toto il progetto Carano ma quando vai al campo e vedi che l’allenatore doveva fare tutto vai in difficoltà. La squadra era contata, sono arrivati degli infortuni. Con una squadra tecnica si andava in difficoltà su quel campo . Ancora mi devo liberare dal Carano e non so perché non mi vogliono dare la lista. Ho fatto il professionista corretto. Nella vita ho  tre figli e cerco di educarli al massimo . Lo sa il mister De Feo, il direttore Criscuolo come mi sono comportato alla grande fino ad adesso. Spero solo che mi liberino perché devo lavorare. Si muove qualcosina ma alla fine sto con due piedi in una scarpa:se non mi liberano non posso fare il mio lavoro. Starà alla bontà del presidente decidere se liberarmi o meno. Nel calcio le voci girano. Me ne vado da Carano parlando bene. Non so perché non hanno voluto più non solo la mia presenza perché sono andati via pure Zinno, Di Domenico creando situazioni non belle. Spero che il presidente capisca che ha avuto a che fare con un professionista. Io lavoro di questo”.




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