Nell’arena come i gladiatori, la Juve cerca il colpo a Roma



Coach Sacripanti

 ‘Like a gladiator’ (come un gladiatore): con queste parole nell’immediato post gara della sfida contro Milano, Andre Smith aveva presentato il confronto che va in scena, nel pomeriggio odierno, nel palazzetto di Viale Tiziano, la nuova casa della Virtus. Ci vuole una nuova prestazione da gladiatori, altrimenti si va a sbattere contro il bunker di coach Lino Lardo (uno particolarmente avvezzo a mettere il bastone tra le ruote delle Juve e di Sacripanti). La Virtus è in salute: in casa non sbaglia un colpo mentre la Juve forte di una classifica ottima è serena. Almeno sul campo visto che i problemi societari occupano le pagine dei giornali offuscando la splendida marcia dei ragazzi di Sacripanti. Il coach guarda avanti e pensa solo alla sfida odierna in diretta su La7 ore 16,10.
Com’è andata post sbornia della vittoria contro Milano ma, comunque, costellata da problema Ciorciari e dalla ricerca di un nuovo play?
«Tutto bene, si siamo allenati abbastanza bene – ammette il coach -. Secondo me c’è il discorso di riuscire a fare con intensità le stessa cose fatte con Milano contro il tatticsimo esasperato di Roma. Dobbiamo restare lucidi senza perdere energia. Per quanto riguarda il nuovo play, stiamo lavorando per sostiture il partente Diego».
Capitolo Ciorciari: il play argentino si è autotagliato la settimana scorsa prima di Milano, infatti Sacripanti gli ha dato un’altra chance ma lui ha risposto picche. Oggi è in panchina ma domattina parte alla volta di Buenos Aires non mantenendo neanche la parola di restare fin quando la Juvecasera non aveva trovato un sostituto. Con che spirito va in campo? Sicuramente con quello di uno che non vuole farsi male in vista del prossimo contratto da firmare; dunque è in panchina solo per onor di firma. Il sostituto non sarà Giovacchini, non sarà Piazza, non sarà Bolzonella: costano troppo le esigue casse bianconere. Arriverà, invece, un giovane di belle speranze visto che Marzaioli e Parrillo non sono dei playmaker e giocherebbe fuori ruolo. Impossibile da rischiare.
Tornando alla Virtus Roma, che partita si aspetta al cospetto di una compagine che è in salute…
«Andiamo a giocare con una squadra messa a posto: ora è in salute grazie alle vittorie ed all’arrivo di Mordente. Hanno fisicità, centimetri importanti, è profonda ed è molto competitiva. E’ importante l’agonismo da mettere in campo, tenendo bene conto il tatticismo. Fuori casa non dobbiamo essere travolti dalla loro irruenza fisica come successo a Cantú».
Sembra strano dirlo, ma negli ultimi anni Lardo è stato il coach che l’ha messo maggiormente in difficoltà. E’ una coincidenza o i vostri diversissimi modi di intendere la pallacanestro hanno un peso?
«Sicuramente abbiamo due filosofie diverse di vedere il basket ed, indubbiamente, negli ultimi anni mi ha battuto diverse volte. Lino (Lardo ndr) è un bravissimo allenatore che fa tanti tatticismi: negli ultimi tempi ha cambiato qualcosa evolvendo i suoi giochi. Ama avere squadre con molta fisicità che coprono l’area».
Dal Pala Eur al Viale Tiziano, stavolta il fattore campo si sentirà…
«Ora si, ora ha un peso ma soprattutto ha un peso l’entusiasmo che si è ritrovato a Roma. Storicamente il pubblico capitolino è critico verso la squadra: adesso vivono un bel momento di entusiasmo ed hanno dimostrato di avere tutto per essere una compagine di prima fascia».




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