Momento nero per la Volalto battuta in casa dal Potenza



La Volalto in azione

Ci sono partite, serate, che nascono storte, proseguono male e finiscono peggio. Con questo antico adagio popolare possiamo ben spiegare la sconfitta della Volalto. Scendere in campo senza la palleggiatrice Chiara Curia, rimasta a casa vittima di una forte influenza, e  dopo appena due punti veder la sostituta, Del Vaglio, infortunarsi alla caviglia non è esattamente un buon auspicio per affrontare una squadra grintosa e ricca d’esperienza qual è il Corporelle Potenza. Infatti non lo è stato e la Volalto, dopo la sconfitta di Maglie, ha purtroppo concesso un indesiderato bis cedendo il passo alle lucane. Partita quasi sempre in salita, match che in condizioni normali le rosanero avrebbero forse vinto senza troppi affanni, ma la storia non si fa, purtroppo, con le supposizioni. Va dato merito, comunque, a Fattaccio e compagne di aver lottato sino alla fine

 



Primo set

Pronti via e la talentuosa palleggiatrice Del Vaglio si infortuna alla caviglia. Costretta ad uscire, viene sostituita da Melina Salzillo che di mestiere fa tutt’altro. Al Corprorelle non par vero, annusa l’odore del sangue e subito accelera. La Volalto sbanda, cerca nuovi equilibri, ma non è semplice. Il set è andato. 25-15 Potenza.

 

Secondo set

 

Monfreda rimette in campo Martina Del Vaglio. La rosanero è stoica e gioca anche una discreta gara. E’ giovane e di gran talento, i numeri ci sono, anche il carattere, Buon lavoro.

Al primo time out tecnico Potenza è la lepre. 8-7. Dalla sospensione Caserta ne esce di slancio e con Boteva arriva al 10-9. Un muro di Del Vaglio segna il piccolo allungo rosanero. 13-11. Alla Volalto manca, però, continuità in attacco e la difesa non vive la sua serata migliore. Così, la Corprorelle, senza fare niente di trascendentale, ma animata da grande determinazione torna in vantaggio 14-16. Monfreda chiama sospensione, il set rischia di scivolare via. Boteva e Armonia riportano il match in parità. 19-19. Si arriva al rush finale. Scatto Volalto 22-19, non è ancora finita, Potenza è osso duro e infatti  prima arriva sul 23 pari e poi spreca in battuta la palla del set. Troppo per la Volalto che recupera il passivo e va a chiuderla con Grazia Fattaccio. 26-24.

 

Terzo set

Caserta pare aver acquisito maggior sicurezza e rende più fluido il suo gioco. La difesa riesce a costruire precisi contrattacchi e il 9-5 è il naturale risultato di ciò che si vede in campo, il set racconterà un’altra storia, però. Nel match precedente la Corporelle seppe impegnare sino al quinto set una signora squadra come il Livi. Questo dettaglio ben spiega il carattere delle lucane ben palesato anche sul legno di Viale Meadglie d’Oro. Restaino e Piccioni, pur non al meglio, sono un martello costante nella difesa campana e guidano le compagne sino all’11-11. Si procede a scatti. Fattaccio sale in cattedra, ma Potenza non molla. Il punteggio è a elastico. Un siluro del capitano porta al time out con le campane avanti 16-14, ma bisogna soffrire. L’equilibrio è sovrano. Il set non ha padrone. Corproelle prova a farlo suo con un mini break. 20-23. E’quello decisivo. Boteva e Armonia riportano le locali sul 22-23. Potenza non trema, arriva al set point e stavolta non lo spreca. 22-25. 

 

Quarto set

 

Il sestetto lucano ha tanti meriti, tra essi c’è anche quello di costringere Caserta a giocare sotto ritmo. La Volalto è squadra dall’enorme peso offensivo, ebbene, saranno state le basse percentuali in ricezione, l’infortunio delle due palleggiatrici o l’ottima difesa potentina,  questa sera che la fase offensiva delle rosanero non è stata efficace come sempre. Parziale equilibrato in avvio, poi Potenza mette la freccia e sale sino al 9-14. Monfreda rimanda in campo Salzillo, ma stavolta nel suo ruolo naturale.

Boteva e gli ennesimi punti della Fattaccio valgono il meno uno. 16-17. Il set è riaperto. Salzillo e Gagliardi firmano l’allungo 22-19. Stasera, però, la ricezione casertana non è delle migliori. Tutt’altro. Potenza ne approfitta e si ripresenta sul 22-22. Oramai la Volalto non c’è più, la Corporelle, invece, è viva e vegeta e chiude sul 22-25 Giù il sipario, si spengono le luci della ribalta, è ora di andare a casa.


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