Smith: “La vittoria di Siena vale 6 punti”



<p>Andre Smith (foto Sibi)</p>

Non finiremo mai di utilizzare le parole espresse da coach Pino Sacripanti in sede di presentazione e di introduzione al valore tecnico di Andre Smith: “Un giocatore che sembra estraneo al match, che non ha ancora fatto niente, poi guardi le statistiche e ti ritrovi con una doppia cifra tra le mani”. Cosi è stato durante la pre-season, cosi è stato alla fine del match contro la Benetton Treviso e cosi è stato dopo la grande impresa al Pala Sclavo di Siena in una domenica che gli aficionados di Pezza delle Noci custodiranno gelosamente nel proprio cuore e nel classico cassetti dei ricordi e dei momenti da raccontare nel futuro prossimo. Un primo tempo guardingo. Venti minuti in cui il talento del Minnesota ha fatto sfogare Andersen, Stonerook e tutta la front line senese. Venti minuti in cui il lungo bianconero si è portato dietro il classico taccuino mentale in cui segnare movimenti da fare e non fare e momenti in cui attaccare e non attaccare e alla fine i numeri parlano chiaro: 16 punti, 13 nel terzo periodo, e 9 rimbalzi per una prestazione che in linea generale finisce dietro solo a quella di Stipanovic per quanto riguarda al questione ed il settore lunghi.

« Sono fatto cosi – ha esordito con tanto di sorriso stampato sulla faccia lo stesso Andre Smith nell’immediato post partita in quel di Siena -. Il primo tempo lascio sempre che gli altri facciano quello che devono fare, io provo a studiare e prendere le misure agli avversari e capire cosa posso o non posso fare. Il terzo quarto è il mio quarto. E’ li che do il meglio di me stesso».



Che cosa si prova arrivare a Siena da vittima sacrificale e finire come l’episodio biblico di Davide contro Golia?

«E’ una bellissima sensazione. Siamo venuti qui a giocare e vincere in casa della formazione più forte d’Italia e abbiamo giocato una grande partita. Se poi ci aggiungiamo anche il fatto che sono alla mia seconda partita in Italia e che dopo Treviso abbiamo conquistato la nostra seconda vittoria a fronte di zero sconfitte, davvero non potevo chiedere e sentirmi meglio. E’ una grande sensazione».

E nell’economia della stagione, questi erano punti non preventivati e che pesano tantissimo.

«Pesano tantissimo. Come ho detto prima Siena è la squadra più forte di questo campionato, vincere contro la Montepaschi non è come guadagnare due punti soli, ma 4, se poi aggiungiamo anche che li abbiamo presi e conquistati in trasferta sui di un campo difficile, allora forse anche 6. Quello che non dobbiamo fare, però, ora e non sprecare questo piccolo vantaggio e pensare già alla prossima sfida in casa contro Casale Monferrato».

Quale è stato il vostro segreto nel portare a casa questo successo?

«Non abbiamo avuto segreti o chiavi migliori o diverse da quelle che ci hanno portato alla vittoria e cioè: gioco di squadra, gruppo unito, ma soprattutto tanta voglia di vincere, forse anche più di Siena. E’ stata questo il nostro punto di forza».

E all’orizzonte, però, c’è già uno dei check point più importanti di questa stagione con l’arrivo a Caserta di Casale Monferrato per quello che è forse il primo atto di un copione chiamato salvezza.

«Quella con Casale è la nostra partita. Già dopo questa vittoria e negli spogliatoi, coach Sacripanti ci ha parlato della prossima sfida con Casale Monferrato. E’ un momento importante, forse la partita più importante della nostra stagione al momento. Ora abbiamo domani (oggi ndr) per smaltire la gioia per questo successo, ma da martedì saremo di nuovo al Palamaggiò ed in palestra a lavorare duro e con concentrazione per questa partita. Di sicuro saremo pronti anche per la Fastweb cosi come siamo stati pronti per questa vittoria contro Siena».

Dulcis in fundo ad una giornata da non dimenticare, e non per importanza, i settanta tifosi che sono giunti fino a Siena.

«Meravigliosi. Ogni tanto mi giravo per dare un’occhiata e alla fine siamo anche andati sotto la curva a salutarli. A dire il vero quando li ho visti entrare sono rimasto stupito di vederli li al nostro fianco e tutti siamo contenti di aver regalato loro questo successo importante. Questa vittoria è anche e soprattutto per loro».


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