Collins: “Cuore e coraggio, questa è la Juve”



Andre Collins

Pensare positivo e mai partire sconfitti contro niente e nessuno. E’ questo il modo di vedere la pallacanestro per Andre Collins. Un concetto ed una filosofia che non fa certo eccezione ora che alle porte della seconda giornata di campionato c’è addirittura la Montepaschi Siena.
«Penso che non devo nè infondere nè condividere il mio motto ed il mio pensiero con i mie compagni per un semplice motivo: loro di sicuro la pensano come me – ha esordito il nuovo idolo della tifoseria bianconera -. Sappiamo che Siena è una grande squadra, sappiamo che negli ultimi cinque anni è stata la padrona incontrastata di questo campionato, ma allo stesso modo sappiamo che ogni partita parte dallo 0-0. L’unica cosa che dobbiamo fare è rispettare meticolosamente il piano partita che coach Sacripanti ha preparato e che proveremo in questo periodo di preparazione e avvicinamento a questa sfida».
Avete già avuto modo di trovare la chiave principale per affrontare il prossimo impegno?
«Ad essere sinceri in questa settimana abbiamo lavorato molto di più sul nostro modo di giocare, sul come possiamo migliorare e fare dei passi in avanti rispetto alla partita contro Treviso, più che pensando a mosse tattiche per fermare Siena. Personalmente penso che la chiave più importante, per quanto ci riguarda, sarà quella di restare in controllo. Dobbiamo restare concentrati per tutti i 40’, dobbiamo evitare sbavature e cali di tensione, proteggerci e poi provare a giocare la nostra pallacanestro. Tutto, però, dipenderà dalla difesa. Siena gioca in casa, davanti al proprio pubblico e, dunque, di sicuro sarà molto aggressiva e decisa. Noi dovremo fare lo stesso».
All’orizzonte c’è appunto la sfida con i campioni d’Italia della Montepaschi, ma sei d’accordo con chi considera questa sfida come un passaggio o match di preparazione a quella forse più importante contro Casale Monferrato?
«In tutti questi anni di esperienza nel campionato italiano, ho imparato che la cosa migliore da fare è quella di pensare e concentrarsi partita dopo partita ed avversaria dopo avversaria. In questo momento il nostro principale obiettivo è quello di prepararci al match contro la Montepaschi, senza farci distrarre da quello che sarà il turno successivo. Certo il faccia a faccia contro Casale per noi sarà fondamentale, ma al momento il nostro avversario si chiama Siena, per una sfida molto difficile, ma non impossibile. Da lunedi prossimo penseremo solo alla sfida con Casale».
Come procede la questione legata al passaporto?
«Quello che posso dire è che tutto sta procedendo per il verso giusto».
Contro la Benetton ti abbiamo visto tanto tempo giocare più da guardia che da playmaker. Ti trovi meglio partendo da questo ‘spot’, oppure è stata una mossa tattica che avete sfruttato contro la Benetton?
«La possibilità e l’abilità che ho nel creare sia per me che per i miei compagni di squadra ci possa dare in questo modo un vantaggio ancora più grande. Non è questione di giocare playmaker o guardia. Quindi credo che sia un accorgimento che potremo utilizzare anche in futuro e non solo una mossa tattica che abbiamo messo in atto contro la Benetton. Senza contare che possiamo permetterci di poterlo fare perchè in squadra abbiamo giocatori, come Diego, come Giuliano o lo stesso Rose, che possono iniziare l’azione con la palla in man o pur non essendo dei playmaker sulla carta».
Insieme ai tuoi compagni hai trascorso sei settimane di training camp, tutta la pre-seaosn e la prima partita di campionato. Insomma ora come ora hai modo di poter indicare qual è il principale punto di forza che da qui alla fine del campionato questa Juve non perderà mai…
«Lo stesso che abbiamo mostrato sin dalla prima partita di pre-stagione. Cuore e coraggio. Siamo un gruppo che non molla mai. Abbiamo tanta voglia di far bene, stiamo bene assieme, ma soprattuto lavoriamo con serietà e concentrazione per tutta la settimana provando poi a trasmettere i risultati di questo lavoro in campo la domenica. Ma oltre a non mollare mai, credo che la nostra forza derivi anche dall’onore che abbiamo nel scendere in campo con questi colori, per questa città e per questi tifosi che domenica hanno dimostrato quanto ci sono vicini incitandoci dal primo all’ultimo minuto».




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