La Pepsi chiude come aveva iniziato: ko e tanti fischi



Ebi Ere in azione (foto Buco)

Palamaggiò deserto e fischiante, in chiara rottura con tutto l’ambiente Pepsi, e partita dalle poche motivazioni, visto che neanche 3′ sul cronometro e su computer e cellulari si legge della facile debacle di Brindisi contro Avellino. Caserta vuole dimostrare ai suoi tifosi che nonostante quanto si legga su facebook e twitter i ragazzi ci credono, ma nulla va perdonato al fischiatissimo Bowers che provoca anche il già adirato pubblico campano. Due squadre opposte, Caserta costruita sui facili tiratori, Treviso sui lunghi possenti e determinanti e alla fine la spunta la truppa di Repesa.  Primo quarto di gioco dominato dalla Juve, che gioca forse il basket a metà campo migliore della serie A (quando la macchina gira). Si segna solo da rimbalzo offensivo, con Skinner e Williams che prendono le redini degli attacchi, ma mentre la Pepsi sfrutta i centimetri del suo pivot dal post basso, la Benetton non riesce ad avere il suo classico postup per la ferra difesa ordita da Sacripanti, che lascia però scoperta la vernice in balia dei lunghi in maglia verde. Con l’ingresso in gara di Jones, perfetto nei primi 20′ e di Ere, si anima la partita, che vede una gragnuola di triple in un amen. Solo Smith e Bulleri con le loro conclusioni pesanti, limitano i danni di una Juve che arriva fino al +8, e che in chiusura, con l’unico 2/2 in lunetta di serata, targato Di Bella, chiude avanti solo di 5 lunghezze. L’ingresso in campo di Brunner e il passaggio alla 2-3 da parte di Repesa favorisce una gara più equilibrata, che viene però privata di Devin Smith, seduto prematuramente per falli. Bulleri si erge a unico dei suoi capace di segnare con continuità, ma dall’altro lato Ere è on fire e piazza 8 punti in un nanosecondo, ristabilendo le distanze. Prima però del tornado Motiejunas. Una schiacciata sontuosa, degna di un talento oltreoceanico, che fa applaudire tutto il palazzetto. E’ la bomba dello stesso lituano a firmare il sorpasso trevigiano (0-7 parziale) ma (cosa incredibile a dirsi) una bomba di Bowers e un paio di giocate di Jones, regalano ancora 4 punti di vantaggio alla pausa lunga, 50-46. Qui finisce la vera gara della Juve, che come sovente, becca uno 0-8 al rientro in campo, con Brunner e Ale Gentile protagonisti indiscussi. Sono 4 triple “ignoranti” a tenere la Juve a galla, mentre Treviso che ne ha di più colpisce con tutto il suo arsenale chiudendo in parità. Ma c’è ancora tempo per fare peggio, ovvero il quarto periodo, dove Smith e Skinner dominano, Gentile e Motiejunas puniscono in contropiede regalando anche il successo con scarto di 12 (76-88) ai ragazzi in maglia verde. Così come era iniziata, così si conclude, 5 sconfitte e tanto amaro in bocca. Non serve recriminare, serve adesso cercare di gestire questo nascente Consorzio e provare a costruire una squadra importante per l’anno prossimo. 




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