Non c'è stata partita, alla fine Cantù ha la meglio su una Pepsi poco brillante e che gioca a tratti, magari già col pensiero alla sfida di Kazan di mercoledì sera. Dopo un inizio equilibrato, la “sorpresa” di un Marconato mai così utilizzato, di sicuro protagonista con i suoi 10 punti(5/5), fruttano a Cantù una qual certa inerzia, che unita ad un gioco farraginoso della juve non produce i risultati sperati. Dalla panca si fa trovare pronto per i canturini Markoishvili che punisce senza pietà, ma nonostante tutto siamo solo 20-17 alla prima sirena. Il secondo quarto è equilibrato, ma la crescita esponenziale di un Leunen immarcabile e la solita firma del “cardinale” Mazzarino, producono un nuovo allungo. Siamo 47-38 al 20'. Sembrano già scritti i titoli di coda, ma staser
a gli americani della Juve ci credono. Le triple di Jones, le giocate di Bowers, i centimetri di Williams fanno la differenza, la Juve impatta a quota 60 tagliando le gambe all'avversario, ma proprio sul più bello la bomba di Mazzarino spegne gli entusiasmi, ed il backup italiano non riesce a giocare come al solito. Il quarto periodo vede la netta supremazia degli uomini di Trinchieri che chiudono alla fine 87-76. Rimane l'amaro in bocca per questa sconfitta, ma se è questo il prezzo da pagare per giocarsi una gara più concentrata e attenta mercoledì, una sconfitta come quella odierna potrebbe anche essere solo un piccolo imprevisto che ben presto sarà dimenticato.
BENNET CANTU’; Micov 17, Ortner 10, Markoishvili 5, Leunen 13, Marconato 10, Mazzarino 14, Mian, Corno ne, Diviach ne, Tabu 6, Maspero ne, Green 12. All. Trinchieri.
PEPSI CASERTA: Marzaioli ne, Koszarek 3, Colussi, Di Bella 6, Bowers 13, Garri 2, Ere 17, Martin, Williams 16, Jones 19. All. Sacripanti.
Arbitri: Facchini, Lanzarini, Vicino
