San Pio, Amato: “Annata storta”



Sasa Amato

Altra trasferta sull’isola, identico il risultato finale: nuova sconfitta per il team mondragonese che può dire addio alle speranze play off. Bisogna essere obiettivi e cominciare a guardarsi indietro dove corrono a mille squadre rinforzate come Aenaria, Forio e lo stesso Barano. Trenta punti attuali: fissata la quota salvezza in 40 punti. Obiettivo della società raggiungere questa quota quanto prima per dimenticare un campionato anonimo, balordo. Troppi errori commessi in fase di valutazione per cercare di raddrizzare la barca in corso d’opera. Sabato le reti di Saurino,Oratore e Battaglia fanno sprofondare in una crisi il San Pio chiamato sabato prossimo all’ennesima prova riscatto contro la cenerentola Frattese dell’ottimo tecnico Di Napoli.

Deluso e arrabbiato con i suoi il tecnico domiziano Sasà Amato  :” Subito dopo la gara col Barano ho fatto delle dichiarazioni alla stampa locale e mi hanno additato che sono stato troppo duro con i giocatori perché loro hanno visto un buonissimo SanPio sottolineando il fatto che la gara è stata decisa dagli episodi : loro 4 tiri 3 gol, noi 7 tiri zero gol. Questo è il sunto di tutto al di la’ dei nostri limiti caratteriali : non abbiamo gente di grande carisma. Un girone sulla panchina granata Ridimensioniamo-dice-gli obiettivi, abbiamo perso per strada qualche acquisto importante che avevamo preso vedi De Simone e Bonetti :parlo di gente di qualità e quantita’. De Simone ha disputato con noi una partita e mezzo, sarà out per tutto il resto della stagione. Bonetti ha preso la polmonite. Purtroppo è un’annata storta e cerchiamo di raddrizzarla quanto prima. Il mio rammarico è che ne l momento in cui potevamo dare una svolta in positivo siamo venuti meno per tante situazioni vedi infortuni e malattie. Le squadre non si fanno così dall’oggi al domani, si costruiscono. Non abbiamo nulla da rimpiangere, cerchiamo di fare al meglio queste ultime 8  partite. Non meritiamo né io, né la società, né i tifosi di essere mortificati.  Non ho mai pensato di dimettermi :non l’ho fatto dopo l’Intercasertana (0-4) dove mi sono sentito mortificato. Non vedo perché dovrei farlo ora. Si sa quando le cose vanno male l’allenatore è sempre il primo responsabile. Siamo rimasti in 18 contati : dobbiamo reagire. A noi ogni episodio negativo ci viene sanzionato. Sul 2-0 avevamo un fallo di rigore su Zaccaro clamoroso non dato :poteva riaprire la partita. Speriamo di fare quanto prima quei 10 punti per raggiungere la quota salvezza di 40 punti e poi vedremo”.




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