Volalto che cuore: rimonta e batte Lecce al tie-break



La Salzillo durante un attacco

Che fatica, ma che piacere. Soffrendo, reagendo alle avversità, recuperando un set di svantaggio e risalendo la corrente di una partita nata male e proseguita peggio, la Volalto batte il Trepuzzi Lecce e ritorna al successo dopo le due consecutive sconfitte in campionato. Certamente il modo migliore per preparare le due prossime consecutive trasferte: San Pietro Brindisi e Nemesi Stabia. Due giocatrici del sestetto base ferme ai box e la sua punta di diamante infortunatasi nel corso del primo set, la partita con le salentine si è fatta incredibilmente dura, ostica e in salita. Le rosanero hanno sofferto, pericolosamente sbandato, ma ad un passo dal baratro della sconfitta si sono opposte all’avverso destino e hanno ribaltato un incontro apparso segnato. Le ragazze di Infante giocano bene e vincono in rimonta il primo set, cedeono di misura il secondo e nettamente il terzo. Pareva finita. Già pareva. La Volalto ha nuovamente dimostrato che nel suo dna la parola grinta non alberga in meandri nascosti dell’anima, ma ha un nobile posto in prima fila pronta a divenir protagonista ogni volta  il match lo impone. Vittoria al tie break ed altri due punti incamerati in classifica. Assente Cerullo,  Iarnone alle prese con il vomito, si rivede la Paioletti, mentre nel sestetto di partenza ecco Di Gennaro e Bonagura . L’inizio è da brividi. Troppo soft l’approccio alla gara delle rosanero. Esattamente quello che sperava  Lecce che senza pugno ferire approfitta degli errori delle padrone di casa per scattare sull’8-4. Bisogna parlarci su. Dalla sospensione rientra una Volalto decisamente più motivata, quel tanto che basta per riacciuffare le rivali. Contro break di 6-1 e set nuovamente in parità. Ennesima tegola, però, si abbatte sulle casertane. Si infortuna la Fattaccio ed è costretta a salutare la partita. Lecce rimane in scia delle rivali. Entra in scena anche la Salzillo, spesso decisiva. Si arriva al 22-22. Tre punti consecutivi di Valentina Fusco di cui uno a muro con la Bonagura colorano di rosanero il primo set.  Equilibrio anche nel secondo parziale. Lecce prova ad approfittare delle difficoltà casertane. Psicologicamente non è semplice reimpostare completamente la partita. Il Trepuzzi ci crede e si presenta a pochi metri dal traguardo sul 15-20. Caserta ha perso le sue centrali, i principali terminali offensivi. Le castagne dal fuoco ora devono levarle Fusco e Ricciardi. Coach Infante  scuote le sue ragazze. Arriva il break di 7-2. Ricciardi e Di Gennaro prendono per mano le compagne. Si soffre. La partita è bella. La Volalto annulla due set point, ma al terzo deve cedere. Finisce 27-25 per le pugliesi. Il terzo si mette male per le volaltine  obbligate ad inseguire le rivali arrivate sino al 12-6. Il match si è fatto tremendamente difficile. Seppur  non al top, anche Iarnone si getta nell’arena, la Di Gennaro suona la carica. Al time out tecnico, però, il tabellone premia ancora le ospiti.11-15. La Volalto si ferma qui. Lecce porta a casa anche il terzo parziale. 25-13 . Nel quarto set l’incontro torna ad essere combattuto. Lecce intravede il sogno, Caserta spera nel tie break. Un paio di marchiane sviste arbitrali riscaldano parecchio l’ambiente. Le ospiti provano la fuga decisiva, le padroni di casa decidono che non è ancora il tempo dei saluti. Così, dopo un iniziale 7-2. Il set ritorna in parità. Al time out tecnico le salentine sono avanti 14-16. Ora o mai più. Allora le volaltine attingono a tutte le loro energie nervose. Lecce non mette più palla a terra. Caserta ci riesce eccome. Recupera lo svantaggio con la grinta e la mentalità che è propria delle grandi squadre e porta la contesa al tie-break. L’ultimo e decisivo set è lo specchio dell’intera contesa. Lecce avanti 7-5, poi sorpasso Caserta che pare andarsene sul 10-7, rimonta salentina 12-12. Serve l’ultimo sforzo, il colpo di reni decisivo per andare a tagliare il traguardo di questa estenuante tappa. Lo piazza la Volalto che, emula del miglior Cipollini, con la schiena piegata sul manubrio e le gambe a maltrattare i pedali sigla tre punti consecutivi  e taglia il traguardo a braccia alzate. 15-12. 




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