Per la Pepsi sconfitta e tanti rimpianti



Un'azione di gioco di Scavolini-Pepsi

Caserta soccombe a una Scavolini Pesaro che, valutando il complessivo dei 40', ha meritato la vittoria, ma che per quel che concerne l'ultimo periodo avrebbe potuto benissimo perdere la contesa. Primo quarto che inizia con tanto equilibrio. Aleksandrov sfrutta l'avvio pigro di Jones e inizia a bombardare. La juve sembra crossale, subito sotto di 8, ma grazie a Williams, che è della contesa, e a capitan Di Bella riesce a tenera botta sull'11-9. Qui però, complice la seconda penalità di Williams si spegne la luce: Diaz, Flamini e Collins dicano 20-9, che diventerà suulla bomba dell'ex Ferrarese 27-15 al 10', rendendo vano il timeout di Sacripanti. Sarebbe anche superfluo raccontare secondo e terzo quarto, ma la cronaca lo impone. Diciamo che però la juve sembra già pensare alla settimana di riposo con le final eight e sembra voler accomodare all'evento già anche la Scavolini. Diaz, ex dell'incontro guida Pesaro fino al +17, sembra la fine ma la solita verve dei gregari Koszarek e Colussi permette di fermare le scorribande di un Collins ottimo maestro d'orchestra. Garri e Di Bella permettono a Caserta di rientrare, e anche se alla fine il quarto recita conto pari (46-34, invariato il +12), la china da scalare sembra immensa. Nel terzo periodo la Scavo trova in Almond, che fino a questo momento era il bers

aglio delle più aspre critiche di tutti, il suo ariete e pilone. prima la tripla, poi la schiacciata e Pesaro vola fino al +18, sembrando far scorrere già i titoli di coda. non ha fatto i conti con Bowers, che si mette in partita con recuperi e con assist come quello per la schiacciata volante di Jones. Lydeka prima e Almond ancora poi, anche con tanta fortuna, spingono gli adriatici avanti di 14 al quarto periodo, dove la Juve si sveglia e fa tremare l'Adriatic arena. Ere segna in apertura i suoi primi punti di giornata, ma le squadre vivono di parziali. Caserta ricuce fino a -11, poi rispondono i locali ristabilendo il +16. Si gioca a scacchi, e la partita gira quando arriva l'evento imprevisto: il tecnico ad Hackett. La Juve da questo momento è gudiata da un Bowers sontuoso, da un Ere ispirato e da un Jones combattivo. La bomba importante la mette il capitano e si va sotto di 3 (75-72). Diaz è freddo dalla lunetta, ma ancora il capitano colpisce dai 6,75 e firma il -2. Si ripete il copione con l'eex di giornata che fa un altro 2/2 mentre Ere spara la tripla del -1. cusin è freddo anche lui e fa 2/2, Ere non ripete la magia e a 40 secondi, sotto di 3, Sacripanti sceglie di non commettere fallo. Missione compiuta, palla in mano Juve ma Flamini spende il fallo su Di Bella. Il capitano segna il primo e sbaglia di proposito il secondo, Williams si avventa sul rimbalzo e in qualche modo facendo carambolare la palla su cusin ottiene la rimessa a pochi secondi dalla fine. La palla consegnata da Bowers a Jones porta al fallo su JJ che però fallisce il primo libero e nel tentativo di sbagliare il secondo insacca la retina. finisce 81-80, con tanti rimpianti.



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