A questo punto crederci non è reato. Dopo il bel successo nella gara di andata della Coppa Italia contro Molfetta, un pensiero stupendo si è impadronito delle menti rosanere: le final four della rassegna tricolore. Sogno una volta molto remoto, ora cosa non più così remota. “A Molfetta ci sarà da lottare, ma abbiamo dimostrato di avere muscoli e capacità tecniche per farlo. Il sogno continua”. Così afferma senza mezzi termini Michela Ricciardi, certamente tra le giovani più interessanti della cadetteria. “Miglioriamo di partita in partita – afferma la centrale – sappiamo che in Puglia ci attenderà una squadra sportivamente molto arrabbiata per la sconfitta patita, ma noi abbiamo dimostrato che giocando con la giusta attenzione possiamo tenervi testa”. A dispetto della giovane età, la Ricciardi non soffre della sindrome da braccino corto, anzi, più la partita diventa combattuta, più la rosanero alza il suo livello di gioco. Potenza, classe, carisma abbinate, poi, a tecnica e naturale facilità di salto, fanno della centrale una giocatrice di assoluto livello in questa categoria. Per lei certamente un punto di partenza. “I complimenti e le attenzioni degli addetti ai lavori fanno piacere, inutile negarlo, ma non bisogna crogiolarsi su di essi. Prima di tutto io riesco a giocar bene perché ho la Masella che mi serve alzate al bacio e poi non dimentichiamo il supporto dell’intera squadra. Noi siamo una famiglia nel vero senso della parola”. Forse è proprio questa la forza della Volalto. Il gruppo compatto, l’unità di intenti. Tutte sono preziose, non esistono titolari e riserve. Esiste la Volalto. “Assolutamente – conferma la Ricciardi – prendiamo ad esempio la gara con il Molfetta, avete visto che impatto sul match hanno avuto Salzillo e la Di Gennaro? Si sono alzate dalla panchina ed hanno cominciato a martellare. Tutte sono state splendide. E’ stata una vittoria bellissima, certamente la più bella e significativa della stagione. Di fronte avevano una signora squadra, una che nel girone di appartenenza è un rullo compressore, giunta a Caserta con una striscia aperta di otto successi consecutivi e con chiaro in testa l’obbiettivo di chiudere subito il discorso qualificazione. Ebbene, primo set a parte, le abbiamo dominate”. Mercoledì 2 febbraio è prevista la gara di ritorno. Non sarà una passeggiata. Per passare il turno la Volalto dovrà, ovviamente vincere, oppure perdere al tie-break. Dovesse finire 3-1 si procederà al set supplementare. Sabato, intanto, le volaltine ritornano in campo. Dopo la pausa per la Coppa Italia, è di nuovo tempo di campionato. Ultima giornata del girone di andata. Le rosanero sono di scena ad Arzano, contro la capolista. Partita durissima, avversarie sinora imbattute ed imbattibili con in testa l’unico obbiettivo di raggiungere la promozione in B1. Un sol numero rende l’idea di quanto forte sia la capolista. Dodici incontri, altrettante vittorie. 36 set vinti, uno solo ceduto, al San Pietro, l’altra grande del girone. La Volalto arriva a tale sfida nobilitata dal suo quarto posto in classifica, dall’imbattibilità esterna e da un cammino assolutamente da grande squadra. “ Che dire –conclude la Ricciardi– proveremo a sporcare un po’ questi numeri così importanti. Ci intriga parecchio giocare contro formazione si blasonata. Non abbiamo nulla da perdere. Certamente non arrossiremo, ma sapremo ben difendere i nostri colori. Chiaro, loro sono più forti. Forse viaggiamo su due piani diversi, ma ben vengano partite del genere. Esse sono il termometro della nostra crescita, sarà un piacere confrontarci con la capolista”.