Gladiator, la vittoria resta un tabù



Un'immagine di Gladiator-Quarto

Continua il tabù vittoria per il Gladiator. Cinque gare senza successi la classifica dei nerazzurri è diventata preoccupante anche perché il gioco e le occasioni da reti non mancano ma i gol non arrivano. Mazziotti non riesce così a battere il Quarto che come un anno fa torna a casa con un 2-2 e morale alto. Sono gli ospiti a rendersi subito pericolosi con una punizione di Castaldi che Di Ronza smanaccia non senza apprensione. Lo stesso numero dieci indovina la porta quando scossa il decimo. Conclusione dai venticinque metri, la palla assume una strana traiettoria e per l’estremo difensore non c’è nulla da fare. Ma la gioia dura poco perché alla ripresa del gioco Guerrazzi si ritrova la palla del pari su un piatto d’argento e l’ex Aversa e Marcianise non sbaglia. I nerazzurri prendono coraggio: al 18’ Maioriello fallisce di poco il bersaglio, poi all’improvviso Quarto nuovamente in vantaggio. Raia vince il duello con Parentato, Di Ronza è incerto nell’uscita ed è costretto a raccogliere il pallone in fondo alla rete. Nel finale ci provano Maioriello e Gaveglia su punizione, la mira resta imprecisa. Ad inizio ripresa Lepre avrebbe il pallone del pari ma si lascia ipnotizzare da Bartet e si rimane con il vantaggio ospite. La fortuna non aiuta i padroni di casa che all’undicesimo colpiscono la traversa con Gaveglia la cui punizione si stampa sulla trasversale. Sembrerebbe il segnale di resa perché i nerazzurri rischiano di prendere il terzo su contropiede, ma Di Ronza si riscatta fermando Castaldi. Lepre intanto prende la mira e prima conclude alto di un niente poi fa la cosa più difficile insaccando con un tocco sotto il 2-2. Ci sarebbe tempo per il sorpasso ma al Gladiator manca il guizzo vincente. E al triplice fischio nuova contestazione di un pubblico esigente, ormai stanco della categoria.




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