La retrocessione in serie C è solo l’epilogo di una stagione nera finita anche peggio soprattutto per il presidente Fabio Villani vittima di un incidente stradale. Il Palermo ha approfittato della crisi avversaria passando 15-6 al termine di una gara che già ad inizio terzo tempo era conclusa. Negli spogliatoi Toni D’Angelo annuncia l’addio ripercorrendo le tappe di un terribile 2010: “Tutto quello che poteva andarci storto ci è andato. A cominciare dal mancato tesseramento di Longobardi e Pasquariello che un’altra società ha pensato bene di bloccare danneggiandoci non poco. Se questo sport meraviglioso è in difficoltà la colpa è anche di certi personaggi che pensano solo ai propri interessi. Il ritorno in C è frutto di una cattiva programmazione, della mancanza di allenamenti e ognuno deve assumersi le proprie responsabilità. A cominciare da me che non sono riuscito a gestire il gruppo scommettendo sull’amicizia e coesione che c’era tra i ragazzi ma queste qualità non hanno portato molto lontano. Abbiamo pagato a caro prezzo le continue espulsioni per ingiurie e brutalità. Quasi mai ho avuto l’organico al completo, poi aggiungiamoci gli errori arbitrali che guarda caso sono sempre andati a nostro sfavore ed ecco che matura la penultima posizione e un finale di stagione molto triste. Non cerco alibi perché sono il primo a recitare il ‘mea culpa’, ma il mio tempo a Caserta è finito. Per motivi di lavoro non posso più permettermi di allenare fuori Napoli perciò torno al Flegreo dove c’è un progetto con i giovani e mi sento parte integrante del club. Al Circolo Villani e al suo presidente auguro le migliori fortune. Sono tutti ragazzi validi che con più allenamenti nelle gambe potranno tornare a vincere”.
