Primo derby campano del girone di ritorno per il Marcianise che domenica sarà impegnato a Vico Equense. La compagine costiera ha usufruito del turno di riposo e sta affilando le armi da opporre alla capolista del girone H. L’avvicendamento Di Maio-Cioffi è stato necessario visti i deludenti risultati ottenuti in diciotto giornate di campionato. Proprio il neo allenatore, vecchia conoscenza di Terra di lavoro, avrà il compito di risollevare le sorti dei biancoblù. “Ho trovato una squadra demotivata – ha ammesso l’ex Casertana – sia moralmente e molto giù fisicamente. I ragazzi non si sono allenati per circa una settimana dopo l’esonero di Di Maio e dovremo recuperare in fretta il tempo perso. Ci stiamo riorganizzando specialmente dal punto di vista psicologico. Rinforzi? No chiesto innanzitutto un attaccante, una prima punta che possa consentirci di risolvere i problemi in avanti. Dopo le partenze di Martone e Giulio Russo ho solo seconde punte ed esterni. Ma per ora concentriamoci sull’impegno di domenica che è bello tosto”. Il Marcianise si è riappropriato della leadership della classifica dimostrando di non voler assolutamente smettere di sognare: “Al di là dell’avversario – continua Cioffi – dobbiamo fare risultato. Ci sono gli stimoli giusti per fare bene anche perché siamo al limite della zona playout. Dobbiamo compattarci e disputare una grande partita contro una squadra ben organizzata, ottimamente allenata e che crede fortemente alla vittoria del campionato. D’altra parte se sei lassù da diciannove turni un motivo ci sarà. Ha un mix molto ben assortito: i vari Viola, Iadaresta, Lagnena, Pagano, Temponi hanno esperienza da vendere. Giovani molto interessanti e poi quel Nicola Citro che è un lusso per la categoria. Lavorano con i meccanismi giusti in un ambiente tranquillo. Per noi non sarà facile, ma dobbiamo provarci”. Con Marcianise ha un legame speciale. Ex di turno avendo militato per un paio di stagioni fino al 2000, Renato Cioffi non dimentica la promozione in serie D e gli incidenti contro la Paolana: “Per il Marcianise ho quasi rischiato la vita – ricorda – perché fui aggredito al termine dell’incontro riportando un trauma cranico. Restai due notti in ospedale prima di poter tornare a casa. L’anno dopo la società mandò via Farina e a quel punto decisi di interrompere il rapporto pur rimanendo legato alla tifoseria e alla città. Nel 2007 pareggiai quando guidavo il Sorrento in serie D e due anni dopo andai a vincere al ‘Progreditur’ con una doppietta di Ripa, eravamo in C2 e da quella domenica iniziò la scalata verso la promozione. Insomma ho ricordi sostanzialmente piacevoli. Sarà una partita molto intensa, spero bella e alla fine è giusto che vinca chi saprà meglio interpretarla”.
