Al piccolo trotto, un passo per volta, ma continua a lievitare il numero delle tessere staccate a Pezza delle Noci. Il tutto aveva avuto una sorta di stand by in occasione della deadline che andava scadendo verso quello che in genere resta il giorno più emozionante della off season: il raduno e l’incontro con la folla bianconera. Un piccolo rallentamento in una corsa che aveva avuto, invece, una forte accelerata nel periodo immediatamente dopo al metà di agosto e cavalcando l’entusiasmo di una società che pian piano stava mettendo in ordine conti e situazioni sospese con il passato, ma soprattutto quello derivante dalla firma del nuovo main sponsor: Pasta Reggia. Una folata di aria fresca che all’ombra della Reggia non si vedeva da tanto tempo per un motivo particolare. Una novità assoluta anche se si prende in considerazione la presenza di un main sponsor negli anni scorsi dove l’era del presidente Caputo era marchiata con il logo Pepsi. Certo è che il main sponsor in quel periodo c’era e come, ma era sempre parte di un pacchetto di forze economiche apportate direttamente dallo stesso Caputo. Un qualcosa, invece, che questa volta è totalmente differente. Un qualcosa che quest’anno resterà nettamente distinto dal nome e dalle risorse apportate dal numero uno casertano Lello Iavazzi. Ecco al differenza notevole, differenzazione di entrate con quelle della Pasta Reggia che si sono unite alle già presentate da parte del duo Iavazzi-Barbagallo e non parte di esse. Una marcia in più che ha dato una spinta non solo negli abbonamenti, ma anche nella campagna acquisti determinando quella consapevolezza di risorse economiche in più sulle quali contare e sulle quali fare affidamento per poter alzare l’asticella per alcuni giocatori. «Mi guardo intorno e posso dire che ci sono giocatori che non pensavi di poter prendere appena sono arrivato». Questo fu il chiaro commento del general manager Atripaldi. Parole che hanno fatto il giro del popolo bianconero come una sorta di iniezione di fiducia verso il sereno ed il positivismo. Una dichiarazione che ha dato la netta dimostrazione di come i tempi bui del passato erano finiti con all’orizzonte una società per la quale si prospetta un futuro sereno e dove l’unica preoccupazione per i tifosi è il valore in campo dei giocatori scelti dallo staff tecnico. Uno status al quale gli aficionados di Terra di Lavoro non erano abituati sin dai tempi della Legadue e dei primi tre anni di LegaA alla quale Caserta si era riaffacciata dopo quattordici lunghi anni di assenza. Uno status andato scemando anno dopo anno fino ad arrivare agli ultimi due dove il lato del campo, dove i risultati delle squadre a volte era solo una magra consolazione rispetto a quanto avveniva o si pensava potesse avvenire all’interno della stanza dei bottoni o quanto meno un problema in meno a cui pensare. Rovesciare questo status e puntare dritti ad un progetto sereno e perché no nel tempo vincente, è stato l’obiettivo principale della nuova versione della Juve di Iavazzi. Un progetto che stando ai primi risultati sta dando i suoi frutti nel migliore dei modi. Frutti che nel termine di tessere ed abbonamenti, sono arrivati non certo con la stessa velocità come in altre piazze, ma ad andatura costante. Un’andatura che aveva portato il numero di aficionados a quota 800 prima del raduno per poi salire nei giorni immediatamente successivi fino a superare quota 900 nei primi giorni di settembre. All’appello, dunque, per raggiungere e superare il primo obiettivo e cioè scollinare oltre quota mille, manca ancora un giorno e coloro che potremmo, dunque, definire come ritardatari. Un giorno ancora per chi vuole usufruire delle ‘attenzioni’ che il nuovo ufficio marketing ha voluto mettere in atto per i tifosi di ogni età e di ogni tipo e che scadranno nella giornata di domani, quando i giochi saranno fatti e nella stanza dei bottoni di Pezza delle Noci, verranno tirate le prime somme di questa stagione. Dal canto suo coach Molin le prime somme le tirerà sabato sera, quando al suono dell’ultima sirena del primo scrimmage dell’anno, avrà notizie ed indicazioni a sufficienza per capire come procedere sul suo cammino di preparazione tecnico-tattica della squadra. Indicazioni che avranno immediatamente modo di essere ripetute o corrette – a seconda che quello che il coach mestrino vedrà in campo sarà positivo o negativo all’interno della sua nuova visione del basket – nella successiva sfida contro l’ennesima nuova versione del Napoli Basket, l’Azzurra, dove ha trovato spazio e stima un ex bianconero che a Caserta ha scritto una pagina di storia importante come quella della promozione nella massima serie del basket tricolore: David Brkic