Nella saletta stampa del ‘Piccirillo’ a fine gara i due allenatori fanno una disamina della gara che ha visto Gladiator e Turris impattare sul risultato di 1-1, un risultato a sorpresa nell’impianto sammaritano chiuso al pubblico, che ha dato degli spunti notevoli a mister Di Somma per costruire ancora meglio l’identità di questo giovane Gladiator, che sta crescendo di condizione giorno per giorno, grazie anche al lavoro dello staff. Si concede ai giornalisti prima di tutto il tecnico dei corallini Ezio Castellucci che dichiara: “Innanzitutto – esordisce tecnico ex Sora – bisogna dare i giusti meriti agli avversari, altrimenti non se ne esce più. Abbiamo affrontato una buona squadra e la prima gara è sempre difficile per un gruppo che lavora insieme da un mesetto. La Turris ha giocato una partita discreta ed abbiamo rischiato di vincere la gara. Allo stesso tempo abbiamo rischiato in più di un’occasione e quindi dobbiamo accettare il risultato del campo. Rimprovero alla squadra di aver cercato con troppa foga il gol in molte occasioni senza riuscire a piazzare la sfera lì dove il portiere non sarebbe riuscito ad arrivare. Dovevamo essere più cinici contro una buona squadra e in condizioni difficili per il campo”, chiosa il tecnico della Turris.
La palla passa, poi, al tecnico del Gladiator, Nunzio Di Somma che cerca di contiene l’entusiasmo per il risultato positivo. “Le gare iniziano sempre sullo 0-0. La Turris ha confermato il proprio blasone e ha fatto una buona gara. Noi vogliamo mantenere fede alla promessa fatta ad inizio stagione, cioè di lottare fino alla fine. I nostri avversari hanno voluto fare la partita per ottenere i 3 punti, ma anche noi abbiamo giocato per fare bottino pieno. Abbiamo avuto una motivazione in più – continua -, dato che non c’erano i tifosi presenti ed ovviamente questo ci ha dato una carica, perché li sentivamo fuori lo stadio. Per noi è un pareggio importante che ci dà più fiducia e consapevolezza nei nostri mezzi. Sperando di mantenere l’entusiasmo per fare sempre bene, anche perché abbiamo nel DNA le caratteristiche per sfoderare buone prestazioni. Infatti, oggi ci siamo conquistati dei buoni contropiedi, anche se non siamo stati altrettanto bravi e cinici sotto porta così come in fase di interdizione. Abbiamo provato molto in settimana – continua Di Somma – Bonavolontà come playmaker basso perché sapevo che ci poteva dare qualcosa di più in fase di costruzione ed ha giocato un ottimo match. L’organico è questo e sono contento della scelte del direttore sportivo e della società e continueremo a lavorare con questi ragazzi”.
