
Nel corso della conferenza stampa di presentazione dei nuovi acquisti della Casertana, il consulente di mercato Nello Martone ha svelato alcuni retroscena sulle trattative di calciomercato. Sulla cessione di Carriero svela: “Avevo contattato il Pescara qualche tempo fa e c’era un accordo di massimo. Ma sono andato a trattare anche con Cremonese, Parma e Salernitana. Alla fine alle quindici di ieri abbiamo trovato l’accordo cedendolo agli emiliani lasciandolo con noi fino a fine anno. Il Parma conosceva il calciatore e non ci sono stati problemi. Ringrazio il ds Daniele Faggiano per la collaborazione ed stata l’occasione per allacciare rapporti in chiave futura. Noi stiamo già pensando al domani e lo testimoniano le operazioni Pinna che ha firmato fino al 2019, il diritto di riscatto che abbiamo su Francesco Forte. Romano è un calciatore arrivato in prospettiva ma già lo seguivamo da giugno”. E sui portieri ammette: “Benassi aveva problemi fisici e insieme abbiamo deciso di salutarci. Abbiamo preso Gragnaniello perché c’era solo Cardelli e avevamo bisogno di esperienza. Lui si è messo a disposizione della Casertana sia per il calcio giocato che un domani quando smetterà di giocare. Cardelli ha avuto ulteriormente un po’ di difficoltà e abbiamo ritenuto opportuno dare a mister D’Angelo tre scelte”. Il consulente parla anche dei mancati arrivi: “Turi non è arrivato perché aveva un infortunio guaribile in circa un mese e mezzo. Mezavilla non è più arrivato perché abbiamo già tanti centrocampisti ed era inutile prenderne un altro. Finizio resta con noi anche se non nascondo che abbiamo provato a cederlo per dargli il giusto spazio in termini di minutaggio. Infine voglio ringraziare il presidente D’Agostino perché mi fa sempre decidere con la massima autonomia e continua ad investire tantissimo per questa Casertana. Qualsiasi cosa è solo colpa mia e me ne assumo la totale responsabilità. Purtroppo siamo stati sfortunati perché per cinque partite non abbiamo fatto gol precipitando in classifica. Ma la nostra non è una formazione che merita di occupare la posizione attuale. Ho sempre detto di puntare alla salvezza e poi al decimo posto che significa playoff. Credo in questi ragazzi, nella forza del gruppo e spero ancora di poterli raggiungere”. Sul prossimo impegno in terra siciliana contro l’Akragas fa capire con quale spirito affrontare il match di Siracusa: “Sarà la partita più importante della stagione, non lo possiamo negare. Dovremo giocare come se avessimo difronte la Juventus. Non illudiamoci perché nessuno ci regalerà nulla e se siamo laggiù un motivo ci sarà. La colpa è di tutti e dovremo andare avanti”.








