Ora il momento inizia ad essere complicato. E’ forse la prima volta da quando alla guida dell’Aversa Normanna c’è mister Mauro Chianese che il club granata è così indietro in classifica. Dopo un buon avvio di stagione i ragazzi del presidente Giovanni Spezzaferri non hanno più confermato in campo quanto provato in allenamento e guardando la classifica ora si nota che si è a pochi punti addirittura dalla zona play out. Ad inizio stagione si era parlato di ‘migliorare il piazzamento’ conquistato nell’ultima annata e questo si tramutava automaticamente in un obiettivo semplice: i play off. L’Aversa Normanna invece ora con 11 punti è ad appena due lunghezze dal Gragnano, l’ultima squadra che, se finisse oggi il campionato, si ritroverebbe a fare i play out. Serve un cambio di rotta immediato anche perché la vittoria manca da un mese e precisamente dal 2 ottobre quando l’Aversa riuscì a sbancare lo stadio del Sersale, formazione che però è probabilmente una delle peggiori del girone e che attualmente è all’ultimo posto con appena due punti e già con 21 gol subiti. Serve la scossa e ci proverà sicuramente mister Chianese alla ripresa degli allenamenti ad indicare ai propri atleti cosa non è andato nel migliore dei modi sia contro il Gladiator che contro il Rende. E’ mancata soprattutto un po’ di fortuna ma questo non può essere un alibi per alcuna squadra. E quindi testa al campo e sotto con gli allenamenti perché non c’è possibilità di riposare visto che domenica si ritorna in campo per un’altra difficile partita. Allo stadio ‘Bisceglia’ di Aversa infatti arriverà un’altra calabrese, la Palmese, che ha 4 punti in più della Normanna in classifica e che è a ridosso della zona play off. Per presentare la squadra di Palmi basta un dato: ha battuto per 4-1 la corazzata Rende riuscendo a vincere un derby calabrese molto sentito. Non segna da due partite ma non ha nemmeno subito gol visto che le gare con Gela e Sancataldese sono finite 0-0. Ma è un avversario ostico da affrontare e che dovrà essere preso con le molle se non si vuole rischiare di fare una figuraccia.
