Per molti a Caserta e Roma è LA PARTITA. Un duello epico che ha scritto pagine di storia della pallacanestro italiana negli anni Ottanta e Novanta; il derby del Sud, le uniche due compagini a vincere un tricolore lontano dal ricco Nord. Le uniche a far tremare veramente gli squadroni così lontani dalle nostre terre. Una finale di Coppa Korac, i duelli tra giocatori di grandissima qualità, le sfide anche sugli spalti: la storia di Caserta-Roma è ricca di flash che nessuno potrà mai togliersi dalla mente. La bomba di Ragazzi dal parcheggio del Pala Eur, Shack che massacrò Radja, Bryan Shaw e Danny Ferry che sbancano il Palamaggiò, Evric Gray che azzecca l’unica partita in bianconero proprio contro la Burghy o quel fantascientifico 7/8 da 3 di Jumaine Jones nella gara3 dei quarti playoff di qualche anno fa: e queste sono solamente le prime foto che mi vengono in mente, nella mente di un ex bambino che è cresciuto a “pane e Caserta-Roma”. Il computo totale delle sfide dice Caserta 19 vinte, Roma 26; il dato del Palamaggiò arride ai casertani per 14-9; Roma ha una striscia aperta di 6 successi contro Caserta (non perde dal 3/12/2011 Acea-Otto 82-89). Le due squadre si sono già affrontate a Caserta il 25 gennaio: nel 2009 (anche allora 16° giornata) Eldo-Lottomatica 74-79. Un tempo le viveva dal parquet, oggi sarà il coach: Enzo Esposito, comunque andrà a finire, entra nella storia di questa sfida come il primo a viverla con entrambi i ruoli. Insomma è tutto apparecchiato: Caserta-Roma non è mai una partita come le altre.
