«La Pasta Reggia Caserta comunica di aver definito un rapporto di collaborazione per la stagione sportiva 2014/2015 con il sig. Vincenzo Esposito, che entrerà a far parte dello staff tecnico della società. I dettagli dell’accordo saranno illustrati nel corso di una conferenza stampa in programma giovedì 5 giugno alle ore 18.45 nella sala clinic del Palamaggiò». Ecco il primo passo che si attendeva ormai da tempo. Ecco il primo passo che era stato ad onor del vero, anticipato non solo da Atripaldi nella sua conferenza stampa di chiusura della stagione agonistica all’indomani della sconfitta esterna con Pistoia e che ha sancito l’esclusione definitiva dai playoff, ma anche dal successivo Consiglio di Amministrazione che ne diede mandato al General Manager della Juve di chiudere tutti i dettagli insieme al contratto di Ronald Moore. Un doppio incarico che vedrà, dunque, domani pomeriggio muovere i suoi primi passi, anche se ufficiosamente (ma solo perché mancavano i crismi legittima ufficialità) il tutto era stato già fatto tempo addietro e non solo per El Diablo. Ed allora quello successivo sarà legato alla conferma in quintetto nella prossima stagione del playmaker natio di Philadelphia che in questo momento si sta godendo le sue vacanze negli States tra mici, famiglia, ma soprattutto ex compagni di squadra a Siena University. Un ‘repeat’ di un connubio che era stato già avviato nei quattro giorni successivi alla domenica pistoiese e nei quali tutti i protagonisti sono rimasti all’ombra della Reggia prima di prendere ognuno le proprie destinazioni. Quattro giorni in cui sono arrivate la vo0lontà della società, quella del coach, quella del giemme e soprattutto quella del giocatore e del proprio agente per un tavolo apparecchiato solo ed esclusivamente per la firma che il presidente Barbagallo ha annunciato tempo fa sui queste stesse pagine in una sua firma rimandando poi alla nota stampa al momento debito. Già perché in pentola bolliva un altro colpo da preparare, anzi bolliva un altro preparativo quello del ritorno di fronte alla stampa casertana di un uomo e di un nome che è simbolo e sinonimo di scudetto, di tricolore e di Caserta in cima alla vetta del basket italiano. Bolliva la preparazione di un ritorno dalla porta principale dopo che per qualche mese nella scorsa stagione – i retroscena sono stati svelati a fine anno da più protagonisti – si era paventata anche l’idea, soprattutto di marketing, di rimettere in campo quella numero 6 con su scritto Esposito e quindi di far entrare ‘Enzino’ dalla porta di servizio verso quello che attualmente il suo vero posto: la panchina. Ed allora tutto è pronto, tutto è stato definito nei minimi dettagli e che verranno mostrati alle telecamere e taccuini per la consacrazione definitiva. La stessa consacrazione che in maniera altrettanto definitiva chiuderà, almeno per il momento, il viaggio durato otto anni di Sergio Luise sulla panchina casertana e nel ruolo di assistente e componente dello staff tecnico. Non un addio ma un arrivederci, visto che la storia bianconera è fatta di tanti ritorni, di tanti ‘figliuol prodigo’ che prima o poi tornano a stringersi attorno al collo e sentire la stretta delle braccia della Juve. La stessa stretta, che il duo Molin-Atripaldi, vorrebbero provare a far sentire anche ai volti nuovi della prossima squadra, a coloro che andranno a completare un roster che al momento vede addirittura sei facce nuove cosi composte: due giovani rampanti con sulle spalle un campionato di massimo livello, due super veterani sempre pronti a dare battaglia e fare da faro e da guida ai primi ed infine due americani che hanno dimostrato di voler sentire ancora per un anno quel calore che per tutto l’anno il Palamaggiò e la città di Caserta gli ha riservato ad ogni incontro. Lo stesso che sta facendo tentennare e non poco anche Jeff Brooks e che addirittura potrebbe essere più forte anche del tintinnio del ‘dio denaro’.
