Durante l’incontro con la stampa, è stata ufficializzata l’entrata nel team dirigenziale della Paperdi Juvecaserta di Gianluca Mannucchi come nuovo direttore generale e di Vittorio Di Donato nel ruolo di direttore sportivo. Proprio Di Donato ha annunciato che Domenico “Mimmo” D’Argenzio sarà il primo giocatore confermato per la prossima stagione: al momento, l’unico punto fermo della squadra e al Mattino ha concesso una lunga intervista.
D’Argenzio, che reazione ha avuto nel ricevere la notizia della conferma?
«Non so ancora se manterrò la fascia da capitano. Questa sarà una decisione da condividere con il gruppo, quando la squadra sarà al completo. Quello che posso dire con certezza è che sono felice di poter proseguire il mio percorso con la maglia della Juvecaserta, che per me rappresenta un grande orgoglio».
Che aspettative ha per il prossimo campionato?
«È ancora presto per fare previsioni. Non conosciamo ancora la composizione del nostro roster né chi saranno i nostri rivali. La società è già attiva per prepararsi al meglio. Da parte mia, come sempre, mi farò trovare pronto a dare il massimo».
Si è parlato dell’idea di un raduno estivo in una località dal clima più mite. Che ne pensa?
«Io mi considero un uomo squadra, pronto a seguire le direttive della società. Se verrà scelto un ritiro in una zona meno calda, accoglierò la decisione con entusiasmo. So che sarà pensata per il bene del gruppo e per affrontare la stagione nelle condizioni ideali. C’è solo una cosa che davvero mi auguro».
Cosa spera che accada?
«Vorrei che la fortuna iniziasse a sorriderci un po’. La scorsa stagione è stata dura, segnata da tanti contrattempi, infortuni e difficoltà fisiche. Credo che avremmo meritato qualcosa in più rispetto alla semplice salvezza in Serie B Nazionale. Tutti noi avremmo voluto andare avanti nei playoff. Spero che il destino, stavolta, sia più benevolo. Detto ciò, un obiettivo importante lo abbiamo raggiunto comunque».
A quale traguardo si riferisce?
«Abbiamo riacceso la passione dei tifosi, soprattutto dei più giovani, che hanno riempito il PalaPiccolo e ci sono stati vicini nei momenti più complicati. È stato un anno difficile, ma che ci ha fatto crescere. Ora mi auguro che, con il lavoro della società e del gruppo che si formerà, si possano raccogliere i frutti».
Lei è un prodotto del settore giovanile casertano. Quanto pesa giocare per la squadra della propria città?
«Essendo nato a Caserta e cresciuto nel vivaio bianconero, sento una responsabilità ancora maggiore. Tornare a giocare qui ha fatto nascere un legame forte con il pubblico. È una cosa che mi dà forza ma anche un grande senso del dovere. Ovunque abbia giocato ho sempre dato tutto, ma indossare questa maglia ha un valore speciale, che va oltre le parole».
Aveva già avuto contatti in passato con i nuovi dirigenti?
«Con Di Donato ci siamo già incrociati in passato. Conoscerò meglio Mannucchi nei prossimi mesi. L’importante è che, tutti insieme, riusciremo a regalare soddisfazioni alla nostra gente».