
Quasi tre anni a Caserta. Un feeling immediato con la piazza per Francesco Marano che dopo aver smesso di giocare è rimasto al nord per la famiglia cambiando totalmente stile di vita. E’ un papà, lavora in un’azienda e non dimentica il suo passato da calciatore.
Partiamo dall’amarcord. A Caserta ti sei consacrato, Benevento fu una parentesi. Che ricordi hai di quelle esperienze?
“Con i rossoblù sono state due stagioni e mezzo davvero indimenticabili. Conservo un ricordo stupendo perché davvero mi affermai raggiungendo una maturità calcistica importante. Insieme a Renate sono state le esperienze più belle della mia vita. Caserta e la Casertana le porto nel mio cuore. La trasferta di Salerno, il gol a Castel Rigone in uno stadio così particolare. Potrei parlare per ore perché sono rimasto davvero legato a quelle annate. A Benevento fui sfortunato perché nei primi sei mesi ebbi la pubalgia e fui davvero limitato. Arrivai con entusiasmo e molto carico. Ma poi quando subisci un infortunio che ti blocca poi è difficile riprendersi il posto”.
Questa Casertana sta incontrando molte difficoltà ad uscire dai playout. Pur essendo una squadra da centroclassifica, cosa scatta nella mente dei calciatori in queste occasioni?
“Le annate vanno vissute e a prescindere dal valore della rosa a volte si innesca un fattore mentale che è il più difficile da superare. Passano le domeniche, i mesi, arrivi alla fine e non c’è la sterzata necessaria per riprendersi. A Caserta non so perché non arrivino i risultati nonostante il cambio di allenatore. Conosco Pavanel avendolo affrontato negli ultimi anni. Un tecnico di valore che probabilmente negli ultimi anni non è stato fortunato, ma ha esperienza e spero riuscirà a raddrizzare le cose”.
E il Benevento? Ti aspettavi un crollo del genere?
“Sono onesto e dico no ma aggiungo anche che visti i risultati il cambio di allenatore a Caserta poteva starci di più rispetto a Benevento. Sono rimasto stupito dell’esonero di Auteri perché in fin dei conti era lassù. Ho lavorato col mister, un tecnico di livello che ha il suo carattere, la sua metodologia e non a caso i risultati sono arrivati. Sono stupito del calo durante la stagione perché all’inizio puoi fare fatica, ma poi le sue squadre arrivano fino a fondo. Non sto all’interno e non so cosa sia potuto accadere, ma sicuramente sono rimasto sorpreso da questo cambio tecnico”.
Si giocherà senza tifosi ospiti. La Casertana è tecnicamente inferiore ma questo Benevento è vulnerabile. Che derby ti aspetti?
“Sarà una gara dalle mille tensioni che sicuramente influiranno sul gioco. I tre punti sono importantissimi per entrambi perché mancano nove giornate e la tensione sarà altissima. Potrà essere decisivo l’aspetto mentale. E’ impronosticabile perché arrivano da risultati non eccellenti e hanno bisogno di fare punti. Prevarrà chi riuscirà a mantenere la giusta lucidità”.