UN GRANDE PRATO VERDE. Venerdì pomeriggio la presentazione del libro di Gerardo De Biasio con quattro super ospiti



Quel Grande Prato Verde, viaggio sentimentale in un calcio perduto. Questo il titolo dell’ultimo libro di Gerardo De Biasio edito da Ultra Sport per la Lit Edizioni e si viaggia ancora sui binari dei ricordi, sui binari dello sport vissuto nella sua accezione più nobile e pura.
La genesi del libro è semplice ed efficace: chiedere a un gran numero di persone, legate a vario titolo al mondo del pallone nel periodo fra gli anni sessanta e l’inizio del millennio, di raccontare che cosa abbia significato per loro questo sport.
Il risultato è un’intrigante polifonia in cui, grazie all’ordine alfabetico in cui compaiono i protagonisti, può capitare che Beppe Signori confessi i suoi rimpianti per la finale persa ad Usa 1994 subito dopo che Marco Serra abbia rivissuto gli anni d’oro della sua Casertana, oppure che Stefano Bonvissuto rievochi il proprio idolo d’infanzia: Paulo Roberto Falcao.  E così via. Calciatori, allenatori, giornalisti , scrittori ed appassionati più o meno famosi del calcio che fu ci tengono compagnia con le loro storie e le loro emozioni illustrando in un quadro poliforme ciò che ha significato per tutti noi questo sport in quegli anni meravigliosi, quando una palla di cuoio a pentagoni bianchi e neri rotolava sul quel grado prati verde.
Il libro verrà presentato venerdì 7 alle ore 19:00 presso il 4VI’, glamour risto caffè sito in viale Lincoln n. 107. All’incontro, moderato dal giornalista Antonio Luisè, parteciperanno Giuseppe Volpecina, campione d’Italia con il Napoli nel 1987, Oscar Tacchi, mitico centravanti della Casertana d’inizio ’80, Pietro Maiellaro ed il tecnico Massimo Morgia. Al termine dell’incontro, la chiacchierata si trasferirà intorno ad un tavolo per una simpatica conviviale con l’autore.
L’AUTORE
Pallone-dipendente dal 1977, è cresciuto tirando calci a un Super Santos. L’unico suo contatto con il calco agonistico sono state le infinite partite sul campetto delle scuole medie, quando, in modo impavido, si tuffava sul cemento tentando di imitare il suo idolo: Harald Scumacher. Nostalgico delle Coppe Europee, quelle vere, Mitropa compresa, rigetta termini come esterno alto, verticalizzazioni e ripartenze. Nel 2020 con Cristian Lafauci ha pubblicato Il Meglio è passato e nel 2021 insieme a Francesco Miraglia ha dato alle stampe Un canestro di ricordi.

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