LA CASERTANA SI SBLOCCA. Cangelosi: “La vittoria dà fiducia. Gestire? No, attaccare ancora”

L’allenatore analizza la prestazione contro il Monterosi



Mister Cangelosi (Foto Giuseppe Scialla)

TERAMO – Il primo squillo della Casertana riporta il sorriso nella piazza rossoblu. La rete di Alessio Curcio consente di superare il Monterosi e di conquistare finalmente la vittoria nel ritorno in Serie C. Sebbene il successo lo renda felice, Vincenzo Cangelosi si sofferma su ciò che gli è piaciuto meno. In particolare due concetti mettono in evidenza il suo pensiero. Il primo è continuare ad attaccare nonostante il vantaggio: seconda la sua filosofia non bisogna gestire bensì continuare ad attaccare per altri goal. A questo punto è correlato il secondo: non si può soffrire nella ripresa dopo aver sbagliato varie chance nel primo tempo per aumentare il distacco. Dinamiche che stavolta non hanno inficiato sul risultato ma su cui Cangelosi continuerà a lavorare per aumentare le percentuali di prolificità e conseguente vittoria.

L’ANALISI. Nella sala stampa dello stadio “Gaetano Bonolis”, l’allenatore rossoblu analizza il match: “Sono contento per la vittoria. E’ ovvio. Dopo sei partite era tempo di vincerne una. Sono contento, ma per quello che si è visto nel primo tempo, abbiamo sofferto troppo. Andiamo in difficoltà, perché quando passiamo in vantaggio, come successo in altre occasioni, vogliamo gestire. E noi non siamo una squadra che può fare questo, ma dobbiamo continuare con lo stesso atteggiamento. Se ho in mano la partita, non vedo il motivo di dover cambiare. Cambio se sono in difficoltà, ma se sto comandando io ed ho creato almeno quattro palle gol nel primo tempo, visto che non sono riuscito a concretizzarle devo continuare a giocare per cercare il secondo gol”



LA FIDUCIA. Il successo è una bella iniezione di fiducia nel gruppo: “Sono tre punti che fanno morale. Giocando tutte queste partite, pur facendo bene nelle prime tre, non avendo mai vinto è normale che riuscire a farlo ti dà quella fiducia che permettere di affrontare questa fase difficile della stagione”.

SFIDA TRA AMICI. Infine il trainer anticipa il discorso sulla sfida con il Messina del suo grande amico Giacomo Modica: “Per me è una partita particolare. Perché il loro allenatore è una persona che ha lavorato con me, ci conosciamo da quando avevamo 14 anni. È normale che ci conosciamo entrambi, sappiamo quello che abbiamo imparato da Zeman e quindi è normale che dipenderà molto da come imposteremo rispettivamente la partita”.


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