INSULTO RAZZISTA. Il S. Andrea Francolise: “Abbandonare il campo è vergognoso. Il San Nicola ha strumentalizzato”

La replica della compagine casertana



Lo stadio di Francolise

SANT’ANDREA DEL PIZZONE – Il Sant’Andrea Francolise risponde alle accuse per il caso di razzismo avvenuto durante la partita contro il San Nicola. In tale circostanza un calciatore locale ha apostrofato il calciatore sannicolese con un’offesa razzista: quest’ultimo è scoppiato a piangere e la squadra ospite ha deciso di lasciare il campo (CLICCA QUI PER LEGGERE).

Il Sant’Andrea Francolise smentisce tutto con un comunicato stampa: si tratta di un messaggio scritto di proprio pugno da parte del presidente, l’imprenditore Marco Caparco. Nata nel 2016, la società casertana ha sempre avuto ragazzi africani in squadra, infatti due ragazzi vestono attualmente la maglia del club, quindi rimandano al mittente ogni accusa.



«In qualità di presidente dell’Asd Sant’Andrea del Pizzone devo intervenire su un episodio successo sul campo di Sant’Andrea nella partita con il San Nicola calcio!” – scrive – “A fine di una partita praticamente tranquillissima e correttissima, un calciatore del San Nicola inizia a inveire verso un nostro tesserato insinuando, visto che solo lui è qualcuno della sua squadra che erano in tutt’altra zona del campo, di aver sentito un insulto razziale nei confronti di un ragazzo di colore. Allora io non ho sentito nulla, i ragazzi nulla e il direttore di gara nulla. I giocatori avversari hanno abbandonato il campo come protesta di una partita terminata visto che eravamo all’89’. Qualcuno della dirigenza avversaria addirittura diceva ai ragazzi di entrare negli spogliatoi per poi poter fare ricorso! Ma ricorso per cosa? Le partite si vincono sul campo non con mezzi assurdi! Noi come società non dando tutto per scontato ci siamo scusati ma a questo punto dopo queste accuse non ci stiamo più; i nostri ragazzi sono correttissimi. La nostra società è sana e il nostro paese impeccabile e di certo non ci facciamo diffamare in questo modo. A volte il buonismo non serve a nulla” – conclude il presidente Caparco – “Ci siamo scusati pur non essendo sicuri dell’accaduto ma strumentalizzare cose così assurde, addirittura chiamarci razzisti no. Il calcio è tutt’altro: abbandonare il campo è solo vergognoso».


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