PAGANESE-CASERTANA IN PARLAMENTO. L’interrogazione di Zinzi e la risposta di Piantedosi

La trascrizione del dibattito parlamentare di ieri pomeriggio a Roma



Parlamento (ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI)

ROMA – I disordini di Paganese-Casertana sono stati al centro del dibattito parlamentare della seduta di ieri pomeriggio a Roma. Come aveva già anticipato nei giorni scorsi, il deputato in quota Lega Gianpiero Zinzi ha presentato una interrogazione su quanto avvenuto domenica nelle vicinanze dello stadio “Marcello Torre” di Pagani (CLICCA QUI PER LEGGERE). In Parlamento l’esponente politico casertano ha ricevuto la risposta del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che poi è tornato sull’argomento anche in altra sede (CLICCA QUI PER LEGGERE).

ECCO LA TRASCRIZIONE IN PARLAMENTO

PRESIDENTE. Il deputato Zinzi ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-00128 (Vedi l’allegato A).



GIANPIERO ZINZI (LEGA)Grazie, Presidente. Signor Ministro, la questione che pongo questo pomeriggio non avrebbe neanche la necessità di essere illustrata, nel senso che abbiamo tutti davanti agli occhi le immagini della guerriglia svoltasi a Pagani, alla vigilia del derby Paganese-Casertana di serie D. Abbiamo avuto cinque feriti, un autobus sventrato ed incendiato, un negozio danneggiato e nove arresti, di cui due tifosi della casertana rilasciati, perché pare che si siano solo difesi. 

Ebbene, Ministro, vorrei sapere cosa intende mettere in campo per evitare che episodi del genere si ripetano e, soprattutto, per consentire alle famiglie e ai cittadini di vivere gli stadi come dovrebbe essere in un Paese civile.

PRESIDENTE. Il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha facoltà di rispondere.

MATTEO PIANTEDOSI, Ministro dell’Interno. Grazie, Presidente. Va premesso che l’Osservatorio nazionale per le manifestazioni sportive aveva classificato l’incontro di calcio tra Paganese e Casertana con un livello elevato di rischio e con un insieme di prescrizioni di natura organizzativa a carattere preventivo, che erano state ritenute adeguate al livello medesimo, secondo i criteri di valutazione finora adottati da quel consesso. Infatti, venendo poi ai fatti della giornata, verso le ore 15 di domenica scorsa, con la scorta di personale delle Forze di Polizia, uno dei due pullman della tifoseria ospite, mentre si stava immettendo nella strada che conduce al settore ospiti del locale impianto sportivo, è stato oggetto di un improvviso assalto da parte di circa 70 ultras della Paganese, sopraggiunti all’improvviso da una via attigua, quasi tutti a volto coperto. 

L’attacco proditorio dei tifosi della Paganese, peraltro, è stato favorito anche dalla partecipazione di persone residenti nei palazzi circostanti, che hanno concorso al lancio di oggetti contundenti dai balconi. 

Il tempestivo intervento delle Forze di Polizia, che erano di scorta al pullman, ha impedito il verificarsi di ulteriori incidenti e ulteriori danni alle persone. 

Le immediate indagini, espletate dalle Forze di Polizia e supportate dalla visione dei filmati registrati dal sistema di videosorveglianza, hanno consentito l’identificazione e l’arresto differito, operato nella serata del 23 gennaio, di sette supporter della Paganese, di cui cinque già sottoposti a Daspo, e di due sostenitori della Casertana, tutti ritenuti responsabili in concorso dei reati di lancio di materiali pericolosi e possesso di artifizi pirotecnici in occasione di manifestazioni sportive. 

Gli ultras della Paganese sono stati, altresì, deferiti all’autorità giudiziaria anche per i reati di rissa aggravata, danneggiamento seguito da incendio, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, interruzione di pubblico servizio, oltre che devastazione, saccheggio e attentato alla sicurezza dei trasporti.

Le indagini risultano ovviamente in corso per l’identificazione di altri sostenitori delle opposte tifoserie, responsabili di condotte criminose. Gli scontri avvenuti domenica a Pagani, così come quelli verificatisi l’8 gennaio nell’area di servizio di Badia al Pino, sulla A1, tra i tifosi di Roma e Napoli, confermano la necessità di agire con fermezza e di mettere a punto specifiche strategie di prevenzione e contrasto della violenza delle tifoserie organizzate. A questo scopo, già lo scorso 11 gennaio ho rappresentato anche ai vertici del mondo del calcio che stiamo lavorando su specifiche linee di indirizzo per adottare, a legislazione vigente, provvedimenti di rigore improntati a criteri di massima precauzione. 


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