FOLLIA PAGANESE-CASERTANA. Vertice al Viminale: “Caccia ai teppisti, sanzioni esemplari”

Stamattina incontro tra il Procuratore di Nocera Inferiore e il Questore di Salerno



Il pullman incendiato

PAGANI – Le indagini sui fatti avvenuti nel pre-partita di Paganese-Casertana sono scattate all’alba. Vertice al Viminale e contemporaneamente in Questura a Salerno sin da stamattina per esaminare tutto ciò è successo ieri pomeriggio nelle vicinanze dello stadio “Marcello Torre” di Pagani (CLICCA QUI PER LEGGERE). In mattinata il procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Nocera Inferiore, Antonio Centore, ha incontrato il questore di Salerno ed i due sostituti procuratori che stanno coordinando le indagini per la guerriglia urbana avvenuta al confine tra Sant’Egidio del Monte Albino e Pagani. Gli investigatori sono al lavoro per osservare con attenzione le immagini delle telecamere di videosorveglianza insieme ai filmati amatoriali pubblicati in rete. Elementi che potrebbero consentire, già a stretto giro, di identificare le persone che ieri pomeriggio hanno seminato il panico tra le strade di Pagani, dando alle fiamme il pullman dei tifosi ospiti.

PUGNO DURO. In una nota ufficiale il Ministero degli Interni ha fatto sapere che “esaminerà i gravi fatti ed è pronto a procedere con massimo rigore nei confronti dei responsabili degli incidenti e delle due tifoserie, ma verrà sviluppata anche una approfondita riflessione circa i criteri con cui sarà, d’ora in avanti, consentito lo svolgimento di partite considerabili a rischio anche nelle serie minori“.



SANZIONI ESEMPLARI. In parole povere, da Roma fanno sapere che è stata data caccia ai colpevoli, i quali subiranno sanzioni esemplari per la guerriglia urbana perpetrata prima della partita tra Paganese e Casertana. C’è chi paventa che le tifoserie subiranno conseguenze come per Napoli e Roma, con il divieto di trasferta per un certo periodo di tempo. Dal punto di vista personale verranno emessi D.A.S.P.O. od anche arresti, con le forze dell’ordine che si potrebbero avvalere dell’istituto della flagranza differita che consente tale misura cautelare fino a 48 ore dopo l’episodio incriminato.


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