L’EDITORIALE. Una corazzata senz’anima



Mister Parlato (Foto Giuseppe Scialla)

A preoccupare non è la classifica. Non possono essere i tre punti di ritardo dalla vetta a non far dormire presidente, direttore e allenatore. Piuttosto le prestazioni, i gol subiti e la sconfitta odierna. Il Cassino signori cari non era certo una diretta concorrente. Eppure questa Casertana è riuscita a trasmettere energie ad un avversario che tecnicamente era inferiore. Il 2 quasi non lo bancavano i bookmakers perchè c’era troppa differenza. E invece nel calcio mai dire mai o dare tutto per scontato. Già capitato in Sardegna con la Maddalena. Dieci giorni fa con la Paganese e oggi al ‘Salveti’ che resta un tabù con i falchetti a secco da ben 42 anni.

CHE CONFUSIONE. Tatticamente questa Casertana è completamente smarrita. Mister Parlato deve un po’ chiudersi nello spogliatoio con se stesso e capire cosa non va. Si era partiti in un certo modo e invece ci si ostina a cambiare. Prima la difesa a quattro. Poi quella a tre e oggi nuovamente a quattro. Diciamo che se alla quarta giornata stai ancora facendo esperimenti delle due l’una. O non hai ancora ben chiaro il modulo da utilizzare, o ti stai fidando delle persone sbagliate.



MODULO E UOMINI. Le assenze di Nunes, Guida, Esposito, Sena e Paglino non devono e non possono essere alibi. C’è da dire che Turchetta non è ancora al top della forma e parte sempre dalla panchina. La coppia centrale Dionisi-Sabatino all’inizio sembrava essere destinata a essere titolare. Poi ci si è accorti che con Rainone c’è maggiore stabilità e quindi Dionisi torna in panca. Poi Vacca toglie le castagne dal fuoco quando ormai sembravano belle che bruciate pur non essendo titolare. E ci dimentichiamo del capocannoniere Ciro Favetta. La convivenza con Ferrari è così complicata che non solo si pestano i piedi a vicenda quando giocano insieme, ma Parlato preferisce l’ex Giugliano quando i numeri dicono esattamente il contrario. Qualche fenomeno da tastiera dirà: facile parlare e analizzare ma ci sono equilibri tattici e la regola degli under. Certo, ma non dimentichiamoci che la Casertana, a detta della dirigenza, ha tra i migliori under del girone quindi i giovani proprio non dovrebbero essere un problema.

BELLA SENZ’ANIMA. Senza voler scomodare Riccardo Cocciante con la sua celebre canzone di metà anni ’70, ma questa Casertana non è bella e non ha (ancora) neppure un’anima. La vittoria col Nola in rimonta ha fatto un po’ tribolare i tifosi anche se poi fu meritata. Con l’Ilvamaddalena per poco non arrivava un ko. Con la Paganese dopo 90′ di dominio azzurrostellato, Vacca si è inventato due gol approfittando di un rilassamento prematuro degli avversari. E oggi le cose sono andate come si sa. Per vincere i campionati serve un’identità, la famosa anima che non si vede ma che c’è e ci deve essere e a oggi la Casertana di Parlato non ha ancora un’anima definita.

TRADIZIONE E ILLUSIONE. Che mister Parlato sia tra i tecnici più vincenti dell’intera serie D (attuale ovviamente) non c’è dubbio. Che sia preparato, esperto, pure, che abbia qualche idea confusa anche. Così come qualche spiffero arrivato dagli uffici che avrebbe indirizzato (o suggerito, scegliete voi) più di una scelta tecnica. Ma fin qui tutto normale perchè alla fine è sempre uno che decide cioè l’allenatore. Ma il punto è un altro: la Casertana è il club che più ha speso nel girone ed è da tutti (nessuno escluso) accreditato per la (stra)vittoria finale. Anche dagli altri gironi hanno tirato un sospiro di sollievo quando rosa alla mano, si sono resi conto che la Casertana era stata inserita (diciamo così) nel gruppo con sarde, laziali e qualche campana. Parlato è abituato a vincere e lo farà anche all’ombra della Reggia, ma non bisogna pensare che chi più spende vince a prescindere. Questa Casertana dovrà solo ammutinarsi per non salire in C e su questo nessuno potrà controbattere, ma ci sarà sempre da sudare. Sempre. Come oggi a Cassino e forse anche di più.

ULTIMATUM. Non è arrivato proprio un aut aut dalla tifoseria ma poco ci è mancato. Fischi e insulti durante e a fine gara perchè la brutta prova e la sconfitta, proprio non è andata giù ai tifosi presenti in quel di Cassino. Ai calciatori è stato chiesto di cacciare gli attributi (ci perdoneranno la traduzione in italiano) perchè indossano una maglia importante e devono onorarla. Certo, il calendario proporrà subito l’occasione per il riscatto contro la neopromossa Ogliastra che ad oggi sembra già la vittima sacrificale. Ma già ci sembra di ascoltare le parole di mister Parlato sabato nel pre match. Ora però dalle parole bisogna passare ai fatti perchè è il momento di trovarsi anche un’anima


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