ALBANOVA SENZA STADIO. “Scalzone” inagibile: enorme disagio per il club e non solo



CASAL DI PRINCIPE – La struttura è il punto di partenza per ogni progetto calcistico. Con l’evoluzione del concetto calcio e di tutte le prerogative che ad esso sono connesse, lo stadio assume un’importanza che non ha un valore quantificabile. Tanta infatti è la preziosità di un complesso sportivo in cui gira tutta la vita di una squadra di calcio. E quando poi la struttura non c’è per i più svariati motivi, si palesano delle difficoltà che non è semplice risolvere.

Ne sa qualcosa di tale discorso l’Albanova che, all’improvviso, si è ritrovata senza stadio, a causa dell’inagibilità dell’Angelo Scalzone. Secondo quanto filtra dai beneinformati, il 27 luglio la Questura ha notificato al Comune di Casal di Principe, ente proprietario dell’immobile, la scadenza della deroga per l’agibilità dell’impianto di via Vaticale. Per vari motivi lo Scalzone non è a norma, per cui c’era e c’è bisogno di interventi per consentire allo stadio di poter ospitare incontri di calcio.



Da allora nulla è stato fatto e, dopo qualche gara amichevole e la partita di Coppa tra Villa Literno ed Acerrana, la Questura ha chiuso le porte ad ogni partita fin quando non verranno risolti i problemi. Al momento è consentito disputare solo le sedute di allenamento, ovviamente a porte chiuse. Ciò sta provocando un enorme disagio all’Albanova che ha fatto tanti sacrifici quest’anno per costruire una squadra di alto livello. Ma non solo l’Albanova: anche Casal di Principe 81033, Sanciprianese e Villa Literno avrebbero dovuto usufruire del manto in erba sintetica di ultima generazione dello Scalzone ma hanno dovuto cambiare campo.

Dal Comune fanno sapere che i tempi sono lunghi e questo alimenta non poco nervosismo nel team dell’Albanova del presidente Pasquale Caterino che ha esordito ad Aversa contro il Saviano. Nel comunicato stampa odierno la società ha teso la mano verso l’Amministrazione Comunale, nel tentativo che tutto possa essere risolto nel breve. Gli amministratori locali sono chiamati a velocizzare i tempi, affinché lo Scalzone torni agibile nel breve e consenta all’Albanova di avere il proprio impianto di casa e godere del sostegno dei propri tifosi. Il rischio forte è di veder vanificare gli sforzi di una campagna acquisti faraonica, di un’organizzazione eccellente ma con una mancanza, lo stadio, che è la base fondamentale di ogni squadra di calcio.


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